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One man show è Filippo Staud, in arte Pippo Bosè, diretto da Alessandro Fantechi da un progetto di Elena Turchi. . Quello di Isole Comprese è un Teatro che nasce nei laboratori, spesso autoprodotto, che ha come modalita’ artistica e cifra poetica quella del lavoro con i non –attori, veri protagonisti della scena, portatori di significati e metafore, performer della vita, persone e non personaggi. Lo spettacolo in prima nazionale è ‘una semplice orazione dell’anima’ scritta apposta per lui, l’artista nato ad Anghiari in provincia di Arezzo che da sempre vive a Firenze, una persona ed un artista molto particolare. Filippo Staud infatti negli anni ’80 diventa per tutti Pippo Bosè; trascinatore di folle e di follia, gaia mai tetra, che racconta la sua voglia e la capacità di stare sul palcoscenico della vita. Pippo vive un lungo periodo in ‘ascensione’ con qualche rallentamento negli ultimi anni, quando Isole Comprese Teatro, lo riscopre e lo rilancia.
Dice di lui il regista Alessandro Fantechi:” La storia di Filippo Staud (alias Pippo Bosè) è un’avventura teatrale tra Amleto e Krapp, gonfia di tragedia e di ironia. La storia del principe di Danimarca somiglia a quella di Pippo, nel tormento interiore dell´essere e del non essere, nell´attesa di un evento risolutivo che non arriva, attesa che consuma l´esistenza del poeta, folle, showman-sciaman quale Filippo Staud è, o crede di essere. I suoi biografi raccontano una vita eroica che non si sa quanto realtà o finzione, come accade sempre sul palcoscenico. In tempi non sospetti, Pippo si esibiva in performance dove la musica era uno stratagemma per creare una comunità immaginaria, un pubblico. Anche gli artisti di strada, ormai, sono codificati. Pippo no, è sempre stato fuori dalle regole”
Io e Amleto, riporta l’eclettico personaggio, artista di strada, performer, icona fiorentina, leggenda metropolitana, figlio segreto di Pippo Baudo e Miguel Bose’, sul palcoscenico. Una prima nazionale nella quale il protagonista dialoga sui fatti della vita con i personaggi della sua attuale esistenza e con altri illustri ex- Amleti come: Carmelo Bene, Laurence Olivier, Vittorio Gassmann. Isole Comprese Teatro, da anni lavora producendo spettacoli e formando attori ed operatori del ‘sociale’ il cui impegno è la drammaturgia dell’esperienza che mette la vita al centro dell’opera e all’angolo i “professionisti dell’intrattenimento”, che chiede verità, necessità, rinnovamento del linguaggio e disobbedienza alle regole, che mette il contenuto al centro della forma e la deforma, tanto che il presente è centro del rapporto tra opera e spettatore, nodo essenziale di ogni loro evento teatrale.
La performance Io e Amleto, sarà intervallata da supporti video e dalla presentazione di una piccola parte del documentario, ancora in fase di realizzazione, sulla vita avventurosa di Pippo Bose’ al quale contribuiscono testimonianze di numerosi personaggi fiorentini del mondo della cultura e del costume, che Pippo hanno conosciuto nei gloriosi anni ’80.
Lo spettacolo è parte di un progetto piu’ vasto : il WORLD TOUR 2009 “ Quando la follia diventa realta’ “ sempre curato da IsoleComprese Teatri. La storia di Pippo Bose’ rientra nel racconto sulla Firenze degli ultimi 20 anni; il progetto prevede inoltre la realizzazione del documentario “ PIPPO BOSE’” per la regia di Alessandro Fantechi. In produzione anche materiali artistici come alcune opere originali, autografate da Pippo Bose’, i Diari e i vecchi dischi di Miguel Bose’ numerati e catalogati, destinate ai fans di Pippo Bosè al secolo Filippo Staud.
IsoleComprese Teatro fondata da Elena Turchi e Alessandro Fantechi nel 1988, si caratterizza.nella produzione e co-produzione di opere e spettacoli teatrali nell’ambito della sperimentazione e ricerca teatrale, con disabili fisici o pazienti psichiatrici e non -attori, spesso presente a Festival Nazionali e Internazionali. Nel 1999 lo spettacolo Bunker per la regia di Alessandro Fantechi, con attori ex-tossicodipendenti, vince il PremioCarrara Festival 2000 come migliore opera teatrale. Viene poi selezionata, tra 150 Compagnie Toscane, alla Rassegna 1° Debutto di Amleto, (Teatro della Pergola, Firenze, aprile 2000) e segnalata da un osservatorio nazionale di critici con la seguente motivazione: “per la capacità di trasformare esperienze di disagio in linguaggio scenico e visionario”. Nel 2002 è la volta del Progetto Risvegli promosso dalla Regione Toscana e rivolto specificamente ai Centri Diurni di Firenze. Nel 2004 viene realizzato, in co-produzione con Volterrateatro 2004 e il Teatro Metastasio, il progetto Io Sto Bene che vede in scena persone diversamente abili. Nel 2005, viene fondata della 1° Scuola Nazionale di Teatro Sociale con sede a Firenze, rivolta a giovani attori e operatori di settore dove vengono applicate metodologie sperimentate nel teatro sociale, promuovendo e organizzando inoltre workshop e stage sul training e la pedagogia dell’attore– performer, oltre ad un Festival denominato I Teatri dell’ Anima.
Nel maggio 2006 la Compagnia è invitata a rappresentare l’Italia al 2° Worldwide Theatre Festival “Madness and Arts” Münster (Germania) al Festival NO LIMITS a Berlino 2006 con l’opera teatrale Corpo 1 Prologo dove è protagonista un attore down. Dal 2001 dirigono il laboratorio PASSIONI EMOZIONI della ASL 10 MOM 5 in collaborazione con il CENTRO DIURNO FILI E COLORI FIRENZE. IO E AMLETO e’ la sua ultima produzione.
Pippo Bosé in “Io e Amleto”
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