Un aiuto per salvare la Porta d’Europa. C’è tempo fino al 20 settembre per sostenere il progetto di crowdfunding promosso da Unicoop Firenze per salvare l’opera dell’artista della Transavanguardia Mimmo Paladino – intitolata La Porta d’Europa – inaugurata a Lampedusa nel 2008 e oggi segnata dal vento e dalle intemperie del mare.
Di questa opera e della situazione sull’isola siciliana si parlerà durante un incontro a Scandicci (Firenze), che vedrà la partecipazione di Pietro Bartolo, medico di Lampedusa ed europarlamentare: appuntamento venerdì 11 settembre alle ore 18.00, presso l’Auditorium del Centro Rogers.
L’incontro a Scandicci per parlare dell’intervento di restauro
Gli interventi di restauro della porta – per realizzare il quale è attivo un progetto di crowdfunding a cui si può aderire dalla piattaforma Eppela – prevedono la pulitura generale di tutta l’opera, sostituzione delle parti metalliche degradate dal tempo, incollaggio delle scaglie di ceramica, stuccatura e consolidamento della struttura.
Per partecipare all’incontro in programma all’Auditorium del Centro Rogers, che si svolgerà nel rispetto del distanziamento e delle misure anticontagio, è consigliata la prenotazione. All’incontro “Salviamo la Porta d’Europa” parteciperanno anche Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze e Sandro Fallani, sindaco della Città di Scandicci.
Cos’è “La Porta d’Europa”: l’opera di Mimmo Paladino
“Porta di Lampedusa – Porta d’Europa” di Mimmo Paladino è l’opera dedicata alla memoria dei migranti che hanno perso la vita in mare, che fu promossa nel 2008 da Associazione Amani e Arnoldo Mosca Mondadori. Il monumento di quasi cinque metri di altezza e di tre metri di larghezza, realizzato in ceramica refrattaria e ferro zincato, si ispira alla drammatica vicenda delle migliaia di migranti che, affrontando incredibili avversità, tentano – troppo spesso invano – di raggiungere l’Europa alla disperata ricerca di un destino migliore.
La porta è un simbolo universale, che incarna il messaggio di una città e di una comunità, quella di Lampedusa, che accoglie e non resiste. Ma la porta segna anche il punto di accesso all’Europa, come tratto culturale che ci caratterizza e civiltà basata sui valori fondanti di solidarietà, accoglienza, uguaglianza e rispetto dei diritti di tutti gli uomini.