In Italia sono 6 milioni le persone che vivono in povertà. Un italiano su quattro è a rischio e i numeri sono in allarmante crescita negli ultimi anni. C'è bisogno che chi può dia una mano concreta. Ad esempio, facendo la spesa: sabato 29 novembre si celebra la giornata nazionale della Colletta alimentare, presente anche in Toscana grazie al Banco alimentare. Oltre 15mila volontari saranno all'entrata di 511 supermercati toscani (43 solo a Firenze) per raccogliere olio, biscotti e altri generi alimentari da donare ai bisognosi.
Più di 700 tonnellate in un giorno
L'iniziativa si ripete per la 18° edizione. Lo scorso anno la Colletta Nazionale portò a raccogliere 717 tonnellate di cibo in un solo giorno, tra pasta, olio, biscotti, prodotti per l’infanzia, riso, legumi, tonno in scatola, pelati e prodotti a lunga conservazione in genere. Complessivamente, il Banco alimentare della Toscana nel 2013 ha raccolto e distribuito 3.433 tonnellate di cibo alle oltre 100mila persone che si sono rivolte alle strutture caritatevoli convenzionate. Ciò che viene raccolto in Toscana resta in Toscana, così come succede in tutte le altre regioni.
Quando l'sms è solidale
La solidarietà si fa tra gli scaffali dei supermercati, ma anche con il telefonino: fino al 4 dicembre si potrà inviare un sms al 45504 al costo di 2 euro, oppure chiamare lo stesso numero da rete fissa spendendo tra i 2 e i 5 euro. Il ricavato andrà a sostenere la Colletta alimentare. Sul sito dell'iniziativa si possono ricercare i punti vendita più vicini.
Ciò che raccoglie la Toscana resta in Toscana
“Fare la spesa per chi non può permetterselo – commenta Leonardo Carrai, presidente del Banco Alimentare della Toscana – è un gesto di grande generosità e condivisione, in piena sintonia con quello che il Banco fa quotidianamente, ovvero distribuire gratuitamente il cibo recuperato allo spreco. Non dobbiamo pensare che si parli di categorie sociali limitate: in questi ultimi anni nelle quasi 600 strutture caritatevoli legate al Banco in Toscana arriva il vicino di casa o l’amico caduto in povertà e che magari ha vergogna nel dire di essere in gravissime difficoltà”.
Quest’anno serve uno sforzo ancora maggiore: “avremo a disposizione – continua Carrai – meno punti vendita rispetto allo scorso anno. Per questo chiediamo a tutti di andare a fare la spesa laddove saremo presenti con i nostri volontari in pettorina gialla e donare quello che ci si sente e che ciascuno può, nel suo piccolo o nel suo grande”.