sabato, 28 Settembre 2024
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Toscana Pride 2024 a Lucca: la data “slitta” a settembre

“Indomitə e Fierə” è lo slogan scelto quest'anno dalle associazioni LGBTQIA+ che organizzato la sfilata dell'orgoglio. Annunciata la data, con qualche strascico di polemiche

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Nè a giugno, né a luglio, per la concentrazione di eventi in città. Dopo l’edizione dell’anno scorso a Firenze, il percorso del Toscana Pride tocca Lucca e la data 2024 della sfilata itinerante dell’orgoglio LGBTQIA+ (sigla inclusiva che raccoglie lesbiche, gay, bisex, transgender, queer, intersex, asessuali, ecc.) è stata fissata dopo la “pausa per le vacanze”. Il giorno individuato è sabato 7 settembre, con qualche strascico di polemiche. In città sono attese migliaia di persone per marciare al grido di “Indomitə e Fierə”, lo slogan scelto per la manifestazione che è “da sempre antifascista e pacifista”, spiegano gli organizzatori.

Le polemiche sulla data del Toscana Pride 2024 a Lucca

Il dialogo tra le associazioni promotrici e il Comune è andato avanti per mesi, in modo da trovare una data che non si sovrapponesse con iniziative di grande impatto sulla città, come i concerti del Lucca Summer Festival. Così, a differenza degli scorsi pride toscani che – da Livorno a Firenze, da Pisa a Siena – si sono svolti tra giugno e luglio, questa volta si è optato per la soluzione settembrina. Ma qualche malumore in municipio è restato comunque.

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Dopo l’ufficialità della data del Toscana Pride, il sindaco di Lucca Mario Pardini, di centrodestra, ha reputato “inopportuna” la scelta della data del 7 settembre perché in concomitanza con Murabilia, manifestazione dedicata al giardinaggio e, a suo avviso, troppo a ridosso della Luminaria di Santa Croce, la processione religiosa che si svolge ogni anno il 13 settembre. Tra le altre giornate ipotizzate c’erano anche il 31 agosto, il 14 e 21 settembre, ma poi la scelta è caduta sul 7, data su cui la Questura si è detta d’accordo, senza avanzare perplessità, hanno fatto sapere gli organizzatori del corteo.

I manifesti anti-pride

Intanto in città sono comparsi manifesti con scritto “Stop gay pride, Lucca non vi vuole”, rivendicati dal movimento di estrema destra Rete dei patrioti. Il gruppo, in una mail diffusa agli organi di stampa, ha bollato l’evento come “una sfida contro il buon gusto e il buon senso dei lucchesi ma non certo contro una fantomatica ed inesistente oppressione nei confronti di una minoranza tanto piccola quanto sovrarappresentata nei media e nel dibattito politico e culturale”.

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A seguito del messaggio l’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini ha espresso il suo sostegno al Toscana Pride: “L’aggressione della destra ai diritti, alle libertà e ai nostri valori più profondi è ormai quotidiana e intollerabile”, ha commentato. “Questo – ha aggiunto – rende ancora più importante esserci, manifestare, dire forte e chiaro che la Toscana resta una terra aperta, plurale, antifascista, che la Toscana si schiera dalla parte dei diritti e contro qualsiasi forma di discriminazione e pregiudizio.

Toscana Pride 2024 Lucca data percorso
L’immagine dei manifesti anti-pride postata sui social del Toscana Pride

Toscana Pride 2024 a Lucca: il percorso ancora da decidere

Polemiche a parte, resta da decidere il percorso del Toscana Pride 2024: gli organizzatori hanno avanzato una proposta (di cui non si conoscono i dettagli) e adesso va avanti il lavoro per ottenere il disco verde della Questura di Lucca. Non è chiaro se il serpentone passerà in centro, ipotesi poco gradita al primo cittadino, o resterà fuori dalle mura.

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I motivi del corteo sono stati spiegati dalla portavoce del Toscana Pride Monia Marcacci in occasione del lancio della manifestazione a Lucca. “Chiederemo alla cittadinanza – ha dichiarato – di unirsi a noi nella lotta per ottenere una legge contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere e contro la misoginia e l’abilismo, il riconoscimento delle figlie e dei figli delle famiglie omogenitoriali, una legge sulle adozioni anche a single e coppie dello stesso genere, una nuova legge per il diritto”.

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