7 febbraio 1952. Nasce Vasco Rossi, un bambino delle montagne che già all’età di tredici anni vince un premio canoro. Uno studente che scappa dai collegi alla volta della vita bolognese e delle prime esperienze musicali. Un deejay con la passione per la radio, Punto Radio Zocca. Una chitarra e una voce inimitabile. Il primo LP. I primi concerti. Sanremo e la sconfitta, Sanremo e il penultimo posto. Insulti, danni all’immagine, emarginazione, carcere. E poi gli stadi, quei grandi spazi aperti e raggiungibili solo dalle rockstar e alla musica internazionale. 80.000 a San Siro. 420.000 non paganti a Catanzaro, un poker di concerti. E poi la fuga, la fuga da una società che chiede troppo. Vasco non si piega, non ci sta. La rivoluzione del rock sul web, l’arrivo dei clippini e la comunicazione quasi face to face con i suoi fan. E poi il colpo basso. L’arrivo della malattia, il ricovero in clinica. Si parla di un male incurabile. Le ultime date del tour che vengono cancellate. Ma il ‘Kom’ non si arrende e sconfigge quel batterio killer tenendo duro, arrivando così, più in forma che mai, al sessantesimo compleanno. Zocca è in festa. I fan in delirio. I ‘vascolizzati’ di Firenze non stanno più nella pelle. Attendono tutti il Vasco-day.
60 ANNI ROCK. La sua vita non è certo stata una delle più calme. D’altra parte un uomo che canta una ”vita spericolata” non può che condurre un’esistenza sopra le righe. Ma alla faccia di coloro che ne hanno dette di tutti i colori, il rocker amato da tre generazioni compie domani 60 anni. 60 anni rock. Un’età che non dimostra affatto nonostante la malattia che lo ha colpito la scorsa estate, per la quale ha dovuto cancellare gli ultimi concerti del tour. Vasco continua a vivere alla grande in un’era in cui le logiche del mercato schiaccerebbero chiunque. Lui, le regole, non le ha mai seguite e continua ad andare dritto per la sua strada, imitando Steve McQueen. Una vita non facile, fatta di alti e bassi, di rovinose cadute e di gloriose risalite verso il successo. Il penultimo posto nell’82 e l’ultimo nell’83 a Sanremo. Gli anni in cui fu segnato dalle critiche di Nantas Salvalaggio, ”quel tale che scrive sul giornale”. E poi la svolta avuta dall’ingresso negli stadi, che hanno segnato la fine dell’era dei grandi spazi aperti solo alle star internazionali. Un trionfo. Milioni di fan al suo seguito. Una passione. Numeri e record irraggiungibili. Un popolo fedele e leale. Dal palco dei concerti a quello della vita.
IL WEB. Conquistati gli stadi è riuscito anche a conquistare il web. Su facebook è il re con 2.775.445 fan, numero che cresce a dismisura minuto dopo minuto. Vasco ha rivoluzionato la comunicazione con il suo popolo attraverso la creazione di video, i famosi ”clippini” del Komandante. Dichiarazioni, anteprime, messaggi e anticipazioni rivelate al pubblico attraverso una semplice auto-ripresa da una piccola camera. Così ama comunicare con il suo popolo, quello che lo segue da anni e anni, generazioni dopo generazioni, che si muove in lungo e in largo per assistere ai concertoni in tutta Italia. Un popolo, quello del Blasco, che non si ferma neanche davanti ad una bufera di neve, che lo raggiunge nella sua casa di Zocca, in Emilia, solo per augurargli un felice compleanno.
VASCO-DAY. E da oggi grandi eventi per celebrare il suo 60esimo compleanno. Si inizia alle ore 12 sulla Roxy Bar tv, canale streaming, dove Red Ronnie, grande amico e lui stesso fan del Blasco, presenterà uno show di 12 ore no stop. Al centro del programma ovviamente la vita, gli aneddoti, gli inediti, la musica e i successi del rocker più amato d’Italia. Un’occasione unica, dato che i contenuti non verranno mai più ritrasmessi. Red Ronnie, durante il programma, interagirà con i fan attraverso Facebook, Twitter e Skype. Inoltre, stasera, La7 trasmetterà in prima visione ”Questa storia Qua”, il docu-film sulla vita di Vasco presentata al Festival di Venezia lo scorso 5 settembre. Ma anche Hollywood festeggierà Vasco. Il 24 febbraio si terrà la serata in onore di Vasco Rossi e della compianta scrittrice Fernanda Pivano, nell’ambito del VII Los Angeles Italia – Film Fashion and Art Fest. Alla vigilia degli Oscar verranno proiettati due documentari dell’ultima Mostra di Venezia: Questa storia qua, dedicato alla vita del zocker di Zocca, e Pivano Blues, un omaggio all’interprete in Italia della letteratura americana del ‘900. Per Vasco però non è la prima volta a Los Angeles. Nel 2008 fu presentato il movie-clip ”E’ solo un rock’n’roll show”. Intanto Zocca è in festa, per un mese intero, e i fan di Firenze e di tutto lo ‘stivale’ pronti a festeggiarlo. Pronti a brindare, ‘virtualmente’, alla ”vita spericolata” di Vasco Rossi.