Oggi, 11 novembre 2022, è arrivata la firma per il rinnovo del contratto della scuola, che fissa gli aumenti delle tabelle retributive e il pagamento degli arretrati per docenti e personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario), compresi i precari. Il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) 2019-2021 riguarda l’intero comparto del mondo dell’istruzione e della ricerca per un totale di 1,2 milioni di lavoratori. Il testo è stato firmato dalle organizzazioni sindacali presso l’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni, dopo l’accordo raggiunto con il ministro Giuseppe Valditara.
Quali aumenti prevede il nuovo contratto della scuola per docenti e ATA
In particolare il rinnovo del contatto nazionale prevede aumenti medi, nello stipendio mensile dei docenti, di 100 euro lordi (incremento che riguarda anche la tredicesima): ovviamente gli aumenti netti dipenderanno dal reddito di ciascun professore. Era da 4 anni che il CCNL del comparto scuola era scaduto.
Questo nuovo “scatto”, finanziato con 103,6 milioni di euro, sarà riconosciuto già a partire dalla mensilità di dicembre 2022. Gli aumenti previsti dal rinnovo del contratto riguardano anche i precari in servizio nel mondo della scuola (docenti e personale ATA) e saranno commisurati alla fascia reddituale.
Il pagamento degli arretrati per la scuola (anche per i precari)
Agli aumenti previsti dal rinnovo del contratto, si sommerà sullo stipendio di dicembre il pagamento degli arretrati per il mondo della scuola: in media ciascun docente riceverà sull’ultimo cedolino dell’anno 2.000 euro lordi solo per gli arretrai, a cui aggiungere anche la tredicesima e lo stipendio maggiorato secondo le nuove tabelle retributive. Per i precari gli arretrati saranno riconosciuti solo per i mesi lavorati nel periodo 2019-2021.
Il Consiglio dei ministri ha infatti dato il via a 100 milioni di euro di finanziamento per gli arretrati che saranno pagati a dicembre 2022: 85,8 milioni per i docenti e 14,2 milioni per il personale Ata. Il ministro Valditara si è poi impegnato davanti ai sindacati a trovare altre risorse da destinare al settore, per gli aumenti delle tabelle retributive, anche nella prossima legge di Bilancio. Il testo dell’intesa, che segue il rinnovo contrattuale di un altro importante settore (quello della sanità), sarà pubblicato sul sito dell’Aran.
Mobilità e permessi
Questo accordo sulla parte economica, sarà ora seguito dal confronto con i sindacati riguardi al capitolo normativo, come le regole su mobilità, permessi, formazione, lavoro a distanza, riforma degli ordinamenti del personale ATA e valorizzazione dei DSGA (direttore dei servizi generali e amministrativi).