domenica, 29 Dicembre 2024
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Dalla Fiorentina alla Juventus: i campioni passati dal viola al bianconero

Da Roberto Baggio fino a Dušan Vlahović: gli addii (maldigeriti) da parte dei tifosi

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C’è una rotta commerciale di calciomercato che definire attiva risulta quantomeno riduttivo: stiamo parlando della navigata Firenze-Torino solo andata, che anche quest’anno ha fatto parlare di sé come era già successo in passato. Sì, perché a inizio 2022, come ben sappiamo, Dušan Vlahović ha lasciato la Fiorentina per vestire la maglia della Juventus: non una cosa inaudita, considerato che non è la prima volta che un campione viola sceglie i colori bianconeri. Era già successo con Roberto Baggio, che dopo 5 anni con i Gigliati nel 1990 si è fatto ammaliare dal canto della Vecchia Signora, e prima ancora con Sergio Cervato, che scelse di lasciare Firenze nonostante gli 11 anni di onorata carriera con la squadra toscana. I tifosi non furono per nulla contenti di questi addii. Stessa cosa può dirsi per quanto riguarda la partenza di uno dei migliori giovani talenti del calcio, ossia quel Vlahović che già a 22 anni avrebbe potuto portare con i suoi goal la Fiorentina direttamente in Europa League, e invece ha deciso che a gennaio era già ora di cambiare per puntare a vincere qualcosa al massimo in un futuro prossimo. Non entriamo nel merito di questa sua scelta professionale, piuttosto ci limitiamo a constatare come ancora una volta i calciatori più forti decidano di lasciare Firenze per raggiungere Torino.

L’ennesimo favore a una rivale

Quella che un tempo era la città culla del Rinascimento a livello architettonico e non solo, negli ultimi 60 anni si è trasformata in una città orfana dei suoi “capolavori calcistici” migliori. Se nel precedente paragrafo abbiamo ricordato il passaggio di Roberto Baggio alla Juventus, qui possiamo e dobbiamo ricordare anche quelli di Cuadrado, di Bernardeschi e di Chiesa. Trasferimenti importanti che avranno anche riempito di moneta sonante le casse della Fiorentina, ma che non hanno fatto piacere per nulla al popolo viola. Insomma: con l’addio di Chiesa tutti pensavano che per un po’ di tempo i “favori” alla Vecchia Signora sarebbero finiti, e invece… ecco l’ennesimo addio, stavolta di Vlahović, bomber letale dotato di un fisico talmente massiccio da farne un “nuovo Vieri” più tecnico. Il giovane 22enne serbo con i colori viola ha fatto miracoli, quando innescato dai compagni di squadra, segnando goal a raffica; e non è un caso, visto che ai tempi di Firenze era soprannominato Aquila per la capacità che aveva di sfruttare ogni occasione – soprannome evocativo quasi quanto quello della Pulce Atomica Messi, perché anche in questo caso rende bene l’idea del calciatore che è stato e che sarà in futuro. Si perché Dušan diverrà ancora più forte rispetto a quello che è oggi, poiché è supportato da una squadra costruita per primeggiare che ne esalterà pian piano le caratteristiche. Per lui un affare, mentre per la Fiorentina? Anche, perché quando un club è disposto a offrire quasi 80 milioni di euro, come si può rifiutare tale cifra? Soprattutto adesso che i bilanci societari necessitano di denaro fresco. Insomma, le proteste da parte della tifoseria ci possono anche stare, essendo dettate più dal cuore che dalla ragione, ma solo a caldo; con quei soldi il club di Commisso può infatti guardare sereno al futuro rinforzando la rosa, e così ha fatto inserendo Cabral.

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Chi è il nuovo attaccante della Fiorentina?

Brasiliano 23enne nativo di Campina Grande, Cabral è un attaccante con un ottimo senso del goal, veloce e abile nel dribblare nello stretto. Non dotato di un fisico possente come il suo predecessore, ama muoversi lungo tutto l’arco offensivo e non stazionare in area di rigore. Questa sua caratteristica ne fa un calciatore molto interessante e al tempo stesso imprevedibile. Chissà che un giorno non possa diventare un top player come il serbo: se dovesse succedere attenzione perché la Juventus ancora una volta potrebbe essere in agguato! Vada per la Fiorentina senza Vlahović, ma a tutto c’è un limite.

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