Pozze di fango, container di ghiaccio, scivoli, monkey bar, muri. Ostacoli che sembrano insormontabili. No, non è un percorso di addestramento per marines. È la Inferno Run, una corsa ad ostacoli che potrebbe impensierire anche gli atleti più allenati, ma che in realtà si rivolge ad una sempre più ampia platea di sportivi (il 30% costituita da donne).
3mila i partecipanti attesi in questa sesta edizione prevista per il 21 e il 22 ottobre 2017 alla Visarno Arena di Firenze. Fra di loro tanti personaggi fra cui Andrea Pacini, che ha corso le ultime due Inferno in carrozzina supportato dagli amici dell'associazione Spingi la Vita, e il paratleta Constantin Bostan, che lo scorso anno ha corso in stampelle.
Nella due giorni di Firenze troviamo anche Marco Wild Stefani (nella foto), che quest'anno correrà la gara con tutta la sua famiglia al completo. Dietro ad un volto coperto di fango si cela un uomo innamorato dello sport e delle sfide. Ex campione italiano di culturismo prestato poi al mondo delle OCR (le discipline sportive in cui sono annoverate le gare come la Inferno Run), Marco, insieme alla moglie Cristina, è riuscito a contagiare tutta la famiglia grazie a questa sua passione.
Inferno Run 2017: a Firenze c'è chi la corre in famiglia
“Lo sport per noi è vita, è condivisione, amicizia a anche lavoro – dice -. Insieme a mia moglie e al mio amico Andrea Santini gestisco una palestra in cui pratichiamo Pilates. Qui abbiamo elaborato un nuovo metodo di allenamento che sia chiama CrossWild. Non vi è lavoro più bello al mondo che insegnare i giovani e soprattutto ai non più giovani o ai diversamente giovani come utilizzare al meglio il loro corpo per superare gli ostacoli, di qualsiasi tipo. Mentali o fisici”.
E poi c'è la componente umana ed emozionale, che in queste gare è la vera vincitrice. Perché insieme gli ostacoli si superano più facilmente. “Nelle gare – continua Marco – ho scoperto che il fango, il sudore, la fatica legano le persone, creando fantastiche amicizie. Grazie a queste gare ho trovato e ho conosciuto persone meravigliose. Impossibile elencarle tutte, la lista è veramente lunga, ma quando ci troviamo alle gare ci scambiamo abbracci veri. Io sono un uomo fortunato e corro sempre con il mio socio di fango Marco Bragetta, poi sono riuscito a correre con mio figlio Pietro con cui ho già fatto tre gare, con mia moglie Cristina invece abbiamo corso la passata edizione della Inferno. Un'emozione davvero unica. Adesso Sofia, la piccolina di casa, non vuole essere da meno e prenderà parte insieme a tutta la famiglia alla prossima Inferno partecipando alla Baby Inferno, sporcandosi di fango, senza rischiare di essere sgridata”.
L'Inferno Run prevede la corsa competitiva da 9 chilometri, quella non competitiva sempre da 9 chilometri e l'Inferno short da tre chilometri. Informazioni e iscrizioni sul sito dell'Inferno Run 2017 nella sezione dedicata a Firenze.