L’obiettivo è quello di far condividere con i genitori, dirigenti e tecnici gli aspetti dello sport come momento fondamentale di un processo di formazione dei giovani, esaltando i valori del calcio giovanile, divertimento, fantasia, abilità, competizione, amicizia, gioia, salute, libertà e abbattimento delle barriere razziali.
Il progetto si propone la creazione di un centro di formazione permanente per genitori, dirigenti e tecnici nell’ambito delle Scuole calcio che permetta di far capire a bambini e adulti la figura dell’arbitro, di restituire alla partita di calcio il valore di confronto e non di scontro e di far partecipare i genitori in maniera costruttiva all’evento sportivo.
“Si tratta di un’iniziativa apprezzabile – ha sottolineato il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella – che il Comune di Firenze sosterrà in modo convinto perché aiuta a educare i bambini ai veri valori dello sport. Nel mese di dicembre proprio una partita di questa categoria fu interrotta per il comportamento diciamo non proprio adeguato di parte del pubblico. Si è trattato di un episodio sul quale riflettere perché la violenza molto spesso si manifesta in modo verbale o psicologico e i primi a risentirne sono proprio i bambini. Il fatto che in questo progetto siano coinvolti in prima persona i genitori è importante perché è assieme a loro che lo sport aiuta a educare e formare i cittadini di domani”.
Alla presentazione hanno partecipato, oltre a Nardella, il coordinatore regionale del settore giovanile e scolastico della Figc Paolo Mangini e il vicepresidente regionale della Lega nazionale dilettanti Vasco Brogi, alla presenza dei rappresentanti delle 12 società fiorentine che aderiscono all’iniziativa: Affrico, Albereta, Audace Galluzzo, Club sportivo Firenze, Firenze Sud, Floria 2000, Giglio Firenze (calcio femminile), Olimpia Firenze, Sales, San Michele Cattolica Virtus, Settignanese, Rifredi 2000.