domenica, 15 Dicembre 2024
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Museo Bartali, accordo per il rilancio. ”Gino avrebbe esultato”

Firmata la convenzione per rilanciare il museo. L’obiettivo è rendere la struttura di Ponte a Ema un punto di riferimento per gli amanti del ciclismo e rendere merito a ''Ginettaccio''

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Il museo Bartali “riparte”: è stato firmato l’accordo per il rilancio della struttura di Ponte a Ema dedicata al grande Gino.

la firma

“Oggi è una bella giornata per la città di Firenze e per lo sport. Si apre una pagina nuova per la struttura di Ponte a Ema che tornerà a essere punto di riferimento per gli amanti del ciclismo e si rende il giusto merito a ‘Ginettaccio’ Bartali per le sue imprese sportive e per ciò che ha rappresentato per la storia d’Italia”. Così l’assessore allo Sport Andrea Vannucci ha commentato la firma della convenzione per garantire un futuro di rilancio al Museo Bartali.

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l'accordo

L’accordo, della durata di tre anni, prevede la gestione diretta da parte del Comune e la cessione in comodato gratuito da parte dell’associazione dei cimeli esposti e custoditi nel museo. L’associazione ha inoltre espresso l’intenzione di cedere gratuitamente al Comune la proprietà dei beni al termine dei tre anni.

“Si concretizza un impegno forte e convinto del Comune di Firenze che ha trovato un interlocutore perfetto e appassionato nell’associazione Amici del Museo Bartali – ha proseguito Vannucci – da subito opereremo per il rilancio e la promozione del Museo che riteniamo contribuisca ad arricchire la già ampia e qualificata offerta storica e culturale della città. Ringrazio l’associazione Amici del Museo Bartali, Marco Paoletti e gli uffici della direzione e dell’assessorato allo Sport per il lavoro svolto per arrivare alla giornata di oggi. Un ringraziamento particolare va al presidente Andrea Bresci che ha sempre dimostrato attaccamento, passione e grande impegno nel mantenere e onorare al meglio la volontà del grande Gino”.

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“Gino avrebbe esultato”

“Finalmente – ha detto il presidente dell’associazione Amici del Museo Bartali Andrea Bresci – si è giunti a questo risultato che da tanto tempo auspicavamo e per il quale Gino avrebbe sicuramente esultato. Collaboreremo con grande entusiasmo col Comune di Firenze per far sì che il Museo possa diventare un fiore all’occhiello della storia del ciclismo, dello sport e della cultura della nostra città e dell’Italia intera”.

Le spese di gestione – viene spiegato – saranno a carico dell’Amministrazione comunale, che destinerà al museo risorse umane e finanziarie. Per gli impegni presi con l’accordo, il Comune concede all’associazione in comodato gratuito per tre anni due stanze al piano terra da utilizzare come sede sociale.

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