Torna sulle polemiche riguardo al mercato, il Ds viola Pantaleo Corvino, intervenuto oggi durante la conferenza stampa di presentazione del neoacquisto Nsereko Savio. E ribadisce: “Mi sono riguardato allo specchio allora e ho rivisto il lavoro fatto. Ho avuto delle soddisfazioni, come l’acquisto di Marchionni, che ora è in Nazionale. Jorgensen può fare da jolly ed essere una soluzione anche a centrocampo per sostituire Kuzmanovic che era scontento e voleva partire. Penso di essere realista e sognatore al tempo stesso ma non un fanfarone”.
“In quattro anni di Della Valle-Corvino-Prandelli abbiamo raggiunto risultati che sono sotto gli occhi di tutti. – continua Corvino – Mentre dagli anni ’90 la Fiorentina non ha mai mostrato la continuità e i risultati di questa ‘Viola’. In 8 partite di Champions ne abbiamo perse due. In Coppa Uefa su 16 partite ne abbiamo perse 2. Abbiamo dato lustro alla Società e soddisfazione ai tifosi. Non so quante squadre in Europa hanno fatto quanto ha fatto questa squadra”.
Anche la questione del nuovo stadio entra nel dibattito. “La proprietà fa il massimo – afferma il Ds viola – e si aspetta che con la Cittadella Viola e l’accordo con il Comune si possa presto pensare all’aumento del monte ingaggi e degli investimenti”.
Sul punto non si è fatta attendere la risposta del mondo politico. Intervenuto in proposito il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini, affermando che “non si possono legare questioni di mercato e acquisti per la società sportiva a scelte sul territorio che riguardano l’interesse generale.
Se la logica di Corvino fosse l’unica possibile – prosegue Nencini -, allora dovremmo avere come presidenti di società sportive soltanto grandi imprenditori che abbiano anche interessi nell’edilizia. Semmai − conclude il presidente −, per il rilancio della squadra si sarebbero dovuti intanto spendere i denari ottenuti dalla vendita di buoni giocatori e dagli introiti della Champions League”.