La richiesta di risarcimento è stata avanzata oggi dai legali della Regal, società di Cecchi Gori, durante la prima udienza del giudizio risarcitorio promosso dall’imprenditore davanti al tribunale civile di Roma. Nell’estate del 2002 la Figc escluse la Fiorentina, appena retrocessa in serie B, dal campionato cadetto per motivi di bilancio. Poi il tribunale civile di Firenze dichiarò fallita la società: la maglia viola (“divenuta” bianca) ripartì dalla C2 con un nuovo proprietario, Diego Della Valle, e un nuovo nome, Florentia Viola.
Gli avvocati di Cecchi Gori puntano il dito proprio contro la decisione della Figc di estromettere la Fiorentina dal torneo di serie B. Questa esclusione, a loro detta, provocò un danno stimabile in 50 milioni di euro. “Siamo certi dell’assoluta fondatezza della nostra azione – ha detto l’avvocato Gianfranco Passalacqua, che insieme al collega Corrado De Martini assiste l’ex patron viola -. Numerose, e tutte documentate, sono le circostanze da cui emerge una precisa responsabilita’ della Figc e del Coni nelle fasi che precedettero la estromissione della Fiorentina di Cecchi Gori dal campionato 2002/2003, da cui derivo’ il conseguente fallimento: finalmente quelle vicende saranno vagliate dall’autorita’ giudiziaria”.
La Regal, la Figc e il Coni, cioè le parti in causa, hanno trenta giorni di tempo per depositare una memoria scritta alla XIII sezione del tribunale civile romano. La prossima udienza è in calendario il 15 dicembre. Ma la richiesta di risarcimento danni presentata oggi non è l’unica avanzata da Cecchi Gori: un mese fa, davanti al Tar del Lazio, ha chiesto 350 milioni di euro alla Figc.