lunedì, 25 Novembre 2024
- Pubblicità -
HomeFiorentinaLacatus, il "papà" di Mutu

Lacatus, il “papà” di Mutu

-

- Pubblicità -

Fu l’ultimo atto della gestione Pontello, un anno nefasto in cui oltre al codino di Vicenza, la viola perse anche la Coppa Uefa in finale, scippata dall’odiata Juventus sul campo neutro di Avellino e si salvò per il rotto della cuffia in campionato solo all’ultima giornata. Fu l’anno – per rinfrescare ancora la memoria – pre-Italia ’90, quello che vide i tifosi viola perennemente pendolari verso Perugia.

Ma torniamo al campionato successivo, quello che c’interessa. 1990-91. Entusiasmo alle stelle per l’arrivo dei “cinematografari” Mario e Vittorio Cecchi Gori sulla poltrona della presidenza.

- Pubblicità -


Marius Mihai Lăcătuş inaugura la serie delle leggendarie “ciliegine” che Vittorio Cecchi Gori ogni anno voleva regalare ai tifosi. ma la prima ciliegina si rivelerà ben presto un amarena…

Il giocatore rumeno col capello a frate, nato a Brasov (Romania) il 5 Aprile1964 viene descritto nelle schede tecniche come un ala destra dallo scatto bruciante, dalla corsa leggera e dal tiro secco e preciso.

- Pubblicità -


Del resto quando sbarca a Firenze, dopo un eccellente mondiale disputato, era una grande stella della sua nazionale e della Steaua Bucarest.

Nel mondiale italiano appena concluso si mise in evidenza. Da ricordare, fra l’altro anche il bellissimo gol segnato a Bari all’Unione Sovietica, dove dopo aver saltato in dribbling 2 avversari e trafisse Dasaev.

- Pubblicità -

Purtroppo la Romania perse agli ottavi contro l’Eire ai calci di rigore, ma la Fiorentina così come molti club europei, aveva già messo gli occhi addosso sul talento rumeno e alla fine, battendo la concorrenza, Lacatus sbarca a Firenze.


Ricapitoliamo un po’ la sua carriera pre-viola. Esordio nella squadra della sua città, il Brasov FC, nel 1981 dove gioca fino al 1983 collezionando 45 presenze e 5 gol.

Nella stagione 1983/84 si trasferisce nella squadra più importante della Romania: lo Steaua di Bucarest, dove rimane per 7 campionati che lo vedono vero e proprio protagonista (200 presenze e 60 gol).

Ricchissimo anche il suo Palmares: una Coppa dei Campioni (la prima in assoluto vinta da una squadra dell’Est Europa), una Supercoppa Europea, dieci scudetti e quattro Coppe di Romania. Conquista la nazionale e la possibilità di giocare il Mondiale italiano del 1990.


A Firenze però rimarrà solo una stagione in cui colleziona 21 partite e segna solo 3 reti. Il povero allenatore brasilero viola, Sebastiao Lazaroni lo fa giocare titolare fino a dicembre, poi deluso lo spedisce in panchina.

L’estate successiva se ne va in Spagna a giocare nell’Oviedo, unica squadra che fa un’offerta per Marius e la Fiorentina lo lascia partire senza rimpianti…

Nella Liga gioca 2 campionati (92/93 e 93/94) con 51 presenze e 7 gol, ma conferma che, lontano dalla sua Romania, non è più il giocatore fantastico che avevamo ammirato prima del 1990 e quindi, nel 1993 torna in patria nella sua squadra storica: lo Steaua di Bucarest.

Lì rinasce e torna ad essere il vero Lacatus: dal 1993 al 1999 colleziona 151 presenze e 39 reti. Riconquista la nazionale e si gioca pure di giocare gli Europei del 1996 in Inghilterra. Chiude la carriera agonistica nel 2000 nel National Bucarest.

Dopo il ritiro, Lăcătuş resta al National come assistente dell’allenatore. Ricevuto il patentino di allenatore, guida alcune squadre locali, salvo una breve parentesi nel 2003 come assistente dell’ex compagno di squadra nella Steaua campione d’Europa Anghel Iordănescu, all’epoca commissario tecnico della nazionale rumena.

Nel 2005 il presidente della Steaua George Becali gli affida la dirigenza del club, ma Lăcătuş preferisce il terreno di gioco agli uffici. Si dimette a breve dall’incarico e torna in panchina, guidando, nel 2006, l’UT Arad. Nel novembre 2007 rimpiazza Massimo Pedrazzini sulla panchina della Steaua Bucarest.
Nel suo paese è un mito a lui, per chi è curioso è dedicato il sito www.mariuslacatus.ro
dove è definito o legenda nu moare niciodata – una leggenda non muore mai
A Firenze, lo possiamo ricordare tutt’al più come l’unico rumeno sbarcato a Firenze prima di Mutu…

CARRIERA
1982-1983 – Braşov – 53 presenze – 0 gol
1983-1990 – Steaua Bucarest – 200 presenze – 69 gol
1990-1991 – Fiorentina – 21 presenze – 3 gol
1991-1993 – Real Oviedo – 51 presezne – 7 gol
1993-2000 – Steaua Bucarest – 151 presenze – 39 gol
2000 – National Bucarest – 12 presenze – 0 gol

Nazionale
1984-1998 – 84 presenze – 13 gol

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -