Continua il dibattito sulla ristrutturazione dello stadio Franchi di Firenze. Un restyling finanziato dal Pnrr e che permetterà di avere un impianto moderno. Il problema sono i fondi perché la Commissione europea ha chiesto nuovi approfondimenti su parte delle risorse da dare, circa 55 su un totale di 200 milioni di euro. Questo perché, come spiegato dalla stessa Commissione, quel capitolo di spesa servirebbe a finanziare aree urbane degradate. E Campo di Marte non rientrerebbe tra queste.
Le parole di Nardella sulla ristrutturazione dello stadio Franchi
Sulla ristrutturazione dello stadio Franchi il sindaco Dario Nardella si è detto fiducioso e ha affermato di dover ancora vedere le osservazioni della Commissione europea. Il sindaco è in collegamento continuo col collega di Venezia Luigi Brugnaro (a Venezia c’è l’altro progetto sotto la lente di osservazione) e il presidente di Anci Antonio Decaro. Nardella ha detto anche di aver sentito “il ministro Fitto che mi ha confermato che il governo difenderà tutto il Pnrr, inclusi i progetti di Firenze e Venezia e lo farà portando tutti i chiarimenti dal punto di vista tecnico ai rilievi della commissione”. “Non c’è alcun definanziamento”, le parole di Nardella.
Il piano alternativo al Pnrr
Un piano alternativo se fosse confermato lo stop della Commissione europea per i 55 milioni esisterebbe. In quel caso sarebbe il governo a farsi carico delle risorse restanti per portare a termine la ristrutturazione dello stadio Franchi. Ma è ovvio che, anche a livello politico, sarebbe un terremoto. E i commenti politici già si sprecano.
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha fatto un appello alla premier Giorgia Meloni e allo stesso Nardella per far sì che con quei soldi si facciano case popolari. Fitto ha confermato di essere a lavoro per “rispondere alle criticità rilevate”. Il presidente della Regione Eugenio Giani è convinto che “il sindaco saprà spiegare bene le ragioni di un progetto motivato che le normative europee consentono”.