mercoledì, 11 Dicembre 2024
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Un’unica certezza: Prandelli

La Fiorentina, ancora imbattuta in questo inizio di stagione in gare ufficiali, mercoledì comincerà la sua avventura in Champions League. Prandelli, nella stagione che a occhio sembra quella più difficile, ha saputo rispondere grazie alle sue qualità alle carenze tecniche, dettate da un mercato non tanto convincente.

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Dopo solo tre partite di campionato, dove la Fiorentina ha ottenuto sette punti sui nove messi a disposizione, potrebbe essere frettoloso stendere un primo bilancio; ma mettendo il ritiro come punto di partenza qualcosa si può fare. Lo aveva detto in tempi non sospetti anche Prandelli, in ritiro in quel di Cortina, ma lo si poteva capire soltanto guardandolo negli occhi. A differenza di un anno fà, dopo un mercato abbastanza impegnativo per Corvino, lo spogliatoio sembrava non essere al 100% compatto e unito.

Quest’anno, invece, dopo un’estate dove i punti interrogativi sugli investimenti potrebbero essere giusti o comunque legittimi, Prandelli è riuscito, come sempre, a tirare fuori il meglio dal proprio spogliatoio. Dopo un pre-campionato sottotono, la Fiorentina non è mai mancata a un appuntamento importante collezionando tra preliminari e campionato tre pareggi e due vittorie. Non saranno state delle bellissime prove sotto il punto di vista del gioco (ma sarebbe anche riduttivo pretendere il top del gioco e della condizione fisica di chi scende in campo), ma l’obiettivo Champions è stato centrato in pieno e il campionato, dopo l’1 a 1 col Bologna, sembra aver preso una piega positiva.

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La situazione di Mutu non ha di certo migliorato la situazione, anche se lo spogliatoio sembra ancora più unito. Intanto mercoledì comincia la nuova avventura in Champions con un vecchio nemico: il Lione. Nonostante la perdita di Juninho e Benzema, i francesi hanno reinvestito tutto il budget rafforzando la squadra in tutti i reparti, specialmente a centrocampo. Non sarà dunque una passeggiata ma l’impresa, che potrebbe equivalere a un pareggio, sembra non essere del tutto impossibile. Specialmente se davanti hai uno, Gilardino, che quando ha un pallone ghiotto lo mette sempre in cassaforte.

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