E se i videogiochi non fossero fatti solo di esplosioni, modalità sparatutto e ladri di macchine e fossero invece moderni vettori culturali dell’antico sapere artigiano? Proprio a questa domanda risponde il videogioco cinese Fantasy Westward Journey. Sviluppato da NetEase, una delle principali società di fornitura di servizi informatici del Paese, il moderno videogioco si è infatti posto l’obiettivo di far riscoprire tutta la raffinatezza del lavoro tradizionale manuale cinese alle giovani generazioni in Cina ma non solo.
La mostra Fantasy Westward Journey Cultural Exhibition
Dal 14 al 16 gennaio 2020, presso il Centro Sino-italiano di Design Firenze-Shanghai di Villa Strozzi, è aperta al pubblico gratuitamente la mostra che racconta tutta l’approfondita ricerca storica, culturale e manuale che si cela nel contorno del videogioco.
Fantasy Westward Journey Cultural Exhibition è stata organizzata da NetEase, insieme alla China’s Central Academy of fine Arts e il Dunhuang Museum e raccoglie bellissimi pezzi unici tradizionali provenienti da varie regioni della Cina. Grazie alla digitalizzazione dei manufatti è possibile vedere le ambientazioni, i personaggi e soprattutto i paesaggi presenti nello sviluppo del gioco sotto una nuova luce.
Cosa troverete in mostra
Tra le opere di Fantasy Westward Journey Cultural Exhibition è possibile apprezzare i tradizionali ventagli di bambù e seta (o carta di riso) decorati a mano dai migliori pittori, le stoffe blue e bianche realizzate con l’antica tecnica Nantong Blue Calico con cui sono vestiti i personaggi.
Ma anche i quadri realizzati in Guanglin, una delle più antiche tradizioni di intaglio a mano della carta, realizzati da Zang Duotang, che è successore di quarta generazione della famiglia fondatrice della scuola di Guanglin con la quale sono rappresentati i protagonisti del gioco.
Infine alcuni dei personaggi riprendono le fattezze dei burattini di pergamena tipici del teatro delle ombre realizzate da Feng Weiguo, erede di settima generazione del Teatro delle Ombre del Monte Tai. Tutte queste tecniche artigianali sono state recentemente annoverate nel Patrimonio Culturale Immateriale Cinese che lo Stato vuole proteggere e diffondere oltre i suoi confini.
Le prestigiose opere si distinguono per l’immensa meticolosità dei dettagli, per la precisione dei gesti ereditati da una tradizione millenaria e per l’affascinante bellezza di un panorama culturale tanto atipico quanto peculiare come quello dell’Oriente.
In un costante dialogo tra antico e moderno, il percorso multiculturale intende diffondere e proteggere l’estetica, l’iconografia e il folklore cinese presentandolo in una nuova prospettiva tutta da scoprire o riscoprire.
La mostra Fantasy Westward Journey Cultural Exhibition sarà aperta per fino al 16 gennaio 2020 presso la sede del Centro a Villa Strozzi (via Pisana, 77) dalle 10.00 alle 17.00 – ingresso libero www.sidec.cn/en/index.aspx