martedì, 19 Novembre 2024
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Firenze si immerge nell’arte e nella cultura: arriva Florens 2012

Florens 2012 è la biennale fiorentina dei beni culturali e ambientali. Un evento dal richiamo internazionale che farà di Firenze una capitale culturale, tra arte rinascimentale e contemporanea.

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Ripartire dalla cultura si può e Florens 2012 ne è la dimostrazione.

L’EVENTO. Una settimana dedicata alla cultura e Firenze che diventa capitale culturale. Ecco che cosa sarà essenzialmente Florens 2012, la seconda edizione della biennale internazionale dei beni culturali e ambientali. Un grande evento cittadino dal richiamo internazionale. Firenze per nove giorni, dal 3 all’11settembre, diventa capitale culturale d’Italia e porta avanti il messaggio che la città non è solo luogo e dimora di vecchi e preziosi tesori artistici, ma si mette anche al passo con i tempi e con la modernità. La biennale è stata presentata questa mattina alla presenza dei soci della fondazione Florens e dell’assessore comunale alla cultura Sergio Givone.

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LA CULTURA PER SUPERARE LA CRISI. Di molti intervenuti durante la presentazione è stato il pensiero che questa biennale sarà un’occasione per dare nuovo slancio alla cultura in questo periodo di forte crisi. Il presidente di Florens 2012, Giovanni Gentile, ha esordito dicendo: “Di questi tempi si ha la sensazione che siamo vicino ad un punto di non ritorno” e la crisi che ci attanaglia potrà essere superata solo se si ritrova e riscopre un “intento comune nella valorizzazione dei beni culturali ed artistici”. Florens nasce proprio per questo: l’Italia è uno dei pochi paesi che una volta imboccata la voragine della crisi ha deciso di tagliare immediatamente i fondi alla cultura, a differenza di altri stati dove l’investimento sui beni artisti è stato visto come un modo per riprendersi. Gentile ha continuato dicendo:“Ad investire sulla cultura per uscire dalla crisi ci vuole coraggio, e noi, nel nostro piccolo, lo abbiamo avuto”. E nonostante le risorse inferiori rispetto alla prima edizione, i numeri per Florens 2012 sono molto imponenti.

I NUMERI. Florens 2012 guarda alla cultura “non come un costo o come un investimento, ma come un modo per riscoprire e valorizzare la nostra identità senza la quale rischiamo di scomparire” ha continuato Gentile. Per fare questo si è pensato in grande e grazie ai sessantasei sponsor, tra enti e privati, e quarantuno partner sarà possibile ospitare, in questi nove giorni di biennale, ben trecentocinquanta relatori da tutto il mondo, sette lectio magistralis nel Salone dei Cinquecento, tre giorni di forum internazionale e trentacinque convegni. Florens 2012 ha ricevuto anche il patrocinio di sei Ministeri e seimila sono già le prenotazioni per lezioni e convegni.

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CULTURA COME IDENTITÀ. A presentare questo grande evento fiorentino c’era anche l’assessore Givone che ha spiegato che occasioni come questa sono importanti per porsi delle domande e per comprendere che “i beni artistici e culturali non sono solo delle opere da conservare ma degli strumenti attraverso i quali scavare la nostra anima e la nostra identità”.

I CROCIFISSI. La biennale si aprirà in anticipo nel Battistero di San Giovanni per un’occasione unica: tre crocifissi lignei, dei più grandi artisti rinascimentali, verranno esposti uno accanto all’altro e non più in tre basiliche separate di Firenze. Le tre opere di Donatello, Michelangelo e Brunelleschi saranno affisse sotto il mosaico medioevale del Battistero già da venerdì 2 novembre.

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ARTE CONTEMPORANEA. Il presidente Gentile ha sottolineato il doppio binario su cui Florens 2012 viaggerà: un incursione nell’antichità e nel Rinascimento, movimento artistico predominante a Firenze, ma anche un’apertura verso l’arte contemporanea. “Un modo per rispondere alle critiche di chi dice che il capoluogo toscano vive solo della rendita dell’arte del passato”. Da questo pensiero nasce l’opera in Santa Croce: chi in queste ore è passato dalla piazza avrà visto monumentali blocchi di marmo estratti dalle cave di Carrara e portati a Firenze per far si che uno dei più grandi artisti contemporanei, Mimmo Paladino, possa esporre la sua opera ideata appositamente per la biennale. Una gigantesca croce, realizzata con più di cinquanta blocchi di marmo dove l’artista inciderà  segni arcaici. “Incidendo la pietra – ha spiegato il direttore artistico di Florens, Davide Rampello – Paladino rappresenterà la capacità dell’uomo di inventare il linguaggio e quindi di creare le cose significandole”. 

GLI ULIVI. E infine un’altra grande opera alla portata degli occhi di tutti saranno i settanta olivi disposti a scacchiera in piazza San Giovanni. Un’installazione di decoro urbano che si riallaccia al grande successo dell’prato erboso che ricoprì la stessa piazza due anni fa e che ebbe un grande successo. L’idea dell’installazione degli ulivi va al di là del significato sacro che si dona alla pianta e vuole portare avanti l’idea dell’ulivo come simbolo non solo toscano ma anche dell’Italia intera e la valorizzazione di questo come bene alimentare.  

LA CULTURA AL CENTRO. Il filo conduttore di questa seconda edizione di Florens 2012 sarà quindi la cultura abbinata alla qualità della vita e quindi la rinascita economica strettamente legata al rilancio della cultura. E come ha concluso l’assessore Givone questo sarà un “modo per trasmettere ai giovani i giusti valori per un futuro migliore”. “Lo facciamo per la città più bella del mondo, lo facciamo perché vogliamo bene a Firenze” ha concluso con grande stile Mauro Fancelli, presidente CNA Firenze.

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