Dopo il successo della monografica su Natalia Goncharova con 85mila visitatori, Palazzo Strozzi si prepara alle nuove grandi mostre del 2020, che porteranno a Firenze nomi di richiamo del contemporaneo, dall’architetto e artista argentino Tomàs Saraceno, all’erede della pop art Jeff Koons, continuando sulla strada già tracciata dalle esposizioni-evento firmate da artisti dei giorni nostri come Ai Weiwei, Bill Viola, Carsten Höller e Marina Abramović.
Tomàs Saraceno in mostra a Palazzo Strozzi
A fine febbraio Tomàs Saraceno inaugura a Firenze il suo progetto espositivo italiano più grande: la mostra pensata per Palazzo Strozzi si intitola “Aria” e prevede un percorso di opere immersive e installazioni partecipative che coinvolgeranno i visitatori tra il piano nobile e il cortile dello storico edificio.
L’artista argentino, famoso per le sue biosfere e sculture sospese, si concentra sul tema dell’ecosistema per ripensare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente in un’epoca dominata dall’emergenza climatica e dall’inquinamento massiccio. Immagina un’era diversa che chiama Aerocene “caratterizzata da una sensibilità proiettata verso una nuova ecologia di comportamento”, scrive lo stesso Saraceno. In cantiere anche una serie di attività interdisciplinari per coinvolgere ancora di più il pubblico.
La mostra, prodotta e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dallo Studio Tomàs Saraceno, durerà fino all’estate, ecco le date: dal 22 febbraio fino al 19 luglio 2020.
Le mostre 2020 a Firenze: Jeff Koons a Palazzo Strozzi
Dopo le vacanze estive 2020 è la volta di un altro big dell’arte contemporanea. Il secondo asso nella manica di Palazzo Strozzi è lo statunitense Jeff Koons che in autunno tornerà a Firenze, dopo aver esposto quasi 5 anni fa la sua opera “Pluto e Proserpina” sull’arengario di Palazzo Vecchio (tra mille polemiche). Il principe della pop art sarà nella culla del Rinascimento con una retrospettiva che si svolgerà a cavallo tra il 2020 e il 2021, da settembre a gennaio (le date precise devono essere ancora annunciate).
Una vera e propria superstar internazionale: è considerato l’artista americano vivente “più caro” e quotato di tutto il mondo, dopo che la sua scultura Rabbit è stata battuta all’asta per 91,1 milioni di dollari. Koons porterà a Palazzo Strozzi le sue opere più famose, dai primi lavori degli anni Sessanta, alle ultime produzioni, fino alle realizzazioni inedite, il tutto esposto in una mostra monografica pensata appositamente per gli spazi di Palazzo Strozzi.