Addio Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, benvenuto Murate Art District. Il centro per la produzione e la promozione dell’arte contemporanea più importante di Firenze cambia nome.
Il nuovo “distretto dell’arte” punta a ricollocarsi nel panorama nazionale e internazionale, anche in virtù dell’aumento di pubblico (evidente nel 2018 con +74% di pubblico rispetto al 2017) nonché dell’ampliamento della proposta culturale e delle partnership internazionali.
Primo progetto ad essere presentato sotto il marchio Murate Art District è Florentine voices (fino al 1° febbraio 2020), mostra fiorentina dell’artista e musicista sperimentale Piero Mottola, specializzato nel “tradurre” in immagini le voci e le emozioni umane grazie all’utilizzo di uno speciale algoritmo.
Florentine Voices
La mostra, che occupa tutto il primo piano, vede esposto – insieme ai lavori che hanno tracciano l’excursus dell’artista – l’inedito Florentine voices una composizione “corale” partita da un esperimento socio-antropologico: a un gruppo di cittadini, convocati con bando pubblico, è stato chiesto di associare a dieci parametri emozionali (paura, angoscia, agitazione, collera, tristezza, stupore, eccitazione, piacere, gioia, calma) suoni e rumori prodotti esclusivamente con la voce e con il proprio corpo. Le centinaia di frammenti sonori ottenuti sono stati catalogati e intrecciati in composizioni e poi trasformati in sequenza grafiche che assumono l’aspetto di quadri astratti.
“Quale distretto dell’arte, Mad è un luogo abitato dagli oltre 500 artisti e curatori in residenza ogni anno – ha detto Valentina Gensini, direttore artistico dello spazio – un luogo focalizzato sulla produzione artistica anziché sulla esposizione tout court, uno spazio che intende proporre modalità alternative di produzione e relazione con la comunità e il territorio”.