martedì, 19 Novembre 2024
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Operai ‘volanti’ per scudo anti-fulmini

Sull’elmetto avranno webcam per osservare la facciata ad ''alta quota''. Palazzo Vecchio sarà vestito da una maglia di rame per proteggere il monumento dalle tempeste di saette

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Altro che giacca a vento. Per resistere ai temporali Palazzo Vecchio “indossa” uno scudo anti-fulmine, una maglia di cavi di rame che sarà una difesa nel caso di tempeste di saette, sempre più frequenti. E lo fa con un cantiere-show che permetterà ai fiorentini e ai turisti, con i piedi saldamente a terra, di curiosare tra i dettagli presenti lungo tutta la facciata del monumento, vedendoli da vicino, come successe solo agli antichi esecutori.

L’operazione anti-fulmine entra nella fase due. Dopo i primi interventi preparatori per lo “scudo di Arnolfo” (questo il nome dell’opera), inizia il montaggio dei cantieri in via della Nina, sul lato in cui il Palazzo guarda gli Uffizi. Qui continueranno qualche giorno per poi riprendere tra il 31 agosto e il 10 settembre.

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Il momento clou

Tra il 12 settembre e l’11 novembre si passerà alla fase operativa, con i tecnici “volanti”: gli esperti della società “Saeet impianti” si caleranno, imbragati e con alcune funi, lungo la Torre di Arnolfo e le mura di Palazzo Vecchio per fissare le maglie di rame. Sul loro elmetto saranno installate anche alcune web cam, che permetteranno al pubblico di osservare da vicino particolari delle facciate che, altrimenti, sarebbero invisibili da terra.

Intanto sulla facciata di via dei Leoni sono stati installati alcuni ancoraggi che permetteranno ai tecnici la discesa dall’alto: questa serie di appoggi resteranno sulla facciata, per future ispezioni e per la manuntezione del monumento.

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