martedì, 8 Ottobre 2024
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Sinestesie, sette giovani artisti a Palazzo Medici Riccardi

Fino al 13 ottobre la mostra alla Galleria delle Carrozze, che rientra nel Progetto RIVA, esplora il rapporto tra uomo e natura, con uno sguardo particolare ai fiumi Arno e Mugnone

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Si intitola Sinestesie la mostra che vede sette artisti under 35 reinterpretare il rapporto tra uomo e natura attraverso opere inedite alla Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi.

La mostra, che si inserisce nel calendario di mostre settembrine a Firenze, promossa da Città Metropolitana di Firenze e realizzata da MUS.E, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Firenze, si terrà dal 19 settembre al 13 ottobre ed è curata da Valentina Gensini, direttrice artistica di MAD Murate Art District e sostenuto da Città Metropolitana e da Regione Toscana nell’ambito del progetto Regenerating Territories.

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Sinestesie, mostra al centro del Progetto RIVA 2024, raggiunge il fulcro del centro storico cittadino riconnettendo l’originale tessuto fluviale in area urbana tramite un’esposizione collettiva, ambientata nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi e dedicata a giovani artisti. Valorizzando l’area in cui scorreva l’antico letto del torrente Mugnone – affluente dell’Arno – il progetto ricostruisce un ambiente sinestetico e arcaico che invita il visitatore a immergersi in un flusso relazionale.

Sinestesie, gli artisti della mostra a Palazzo Medici Riccardi

Marcela Florian Castañeda, Chiara Gasbarro, Veronica Greco, Elisa Pietracito, Irene Scartoni, Giacomo Donati e Yun Zhang, questi i sette giovani artisti selezionati, tutti operanti nell’area metropolitana di Firenze, trasformano la Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi in un ambiente dove le opere site specific riflettono sulla percezione contemporanea delle forme naturali, creando un dialogo sensoriale che si estende dalle video-proiezioni alle installazioni sonore, fino a strutture monumentali che testimoniano le sfide climatiche e ambientali del nostro tempo.

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La crisi ambientale e il rapporto con madre natura

Oltre alla produzione dei singoli lavori dedicati al tema della mostra, l’esposizione è stata concepita come un unico ambiente sensoriale, a cui gli artisti hanno lavorato insieme. Composizioni organiche e video-proiezioni riflettono sulla percezione contemporanea delle forme naturali attraverso un intimo dialogo sensoriale, mentre uno spazio sonoro espanso, volto a generare un graduale passaggio dal naturale all’artificiale, rivela le criticità della mimesi perseguita.

Strutture monumentali testimoniano la recente crisi climatica e ambientale, e allo stesso tempo invitano a rigenerarsi in un’esperienza artistica immersiva e riconciliata con la natura.

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