sabato, 21 Dicembre 2024
- Pubblicità -
HomeSezioniArte & CulturaAgli Uffizi la collezione di...

Agli Uffizi la collezione di autoritratti più importante al mondo

Torna fruibile dal pubblico la collezione di autoritratti delle Gallerie degli Uffizi: 255 opere dal Quattrocento ad oggi, la più importante collezione al mondo

-

- Pubblicità -

Sono 255 le opere tra dipinti, sculture, disegni e video arte quelle che accompagnano il visitatore nelle dodici sale dedicate dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze che accolgono gli autoritratti e ai ritratti di artisti, la più vasta collezione al mondo di questo tipo.

La collezione di autoritratti degli Uffizi, la più importante al mondo

Avviata nel Seicento dal cardinale Leopoldo de’ Medici e da allora costantemente accresciuta con acquisti e donazioni, va dal Quattrocento al Ventunesimo secolo e vanta opere che spaziano dall’autoritratto dei fratelli Taddeo, Agnolo e Gaddo Gaddi alla scultura in ghisa di Antony Gormley, dal “selfie” su specchio di Michelangelo Pistoletto e quello realizzato con mattoncini di plastica da Ai Weiwei e ancora Beato Angelico, Bill Viola, Yan Pei-Ming (protagonista della mostra appena inaugurata a Palazzo Strozzi), Marc Chagall senza dimenticare dei colossi come Andrea del Sarto, Luca Giordano, Rubens, Rembrandt, i grandi napoletani De Mura e Solimena, ma anche Francesco Hayez, Eugène Delacroix, Arnold Böcklin (l’autore della celeberrima Isola dei Morti), Giuseppe Pellizza da Volpedo, Elisabeth Chaplin, Adolfo Wildt, Marino Marini.

- Pubblicità -

La curiosità: tra gli autoritratti degli Uffizi, il primo di una scultrice

A ogni secolo, a ogni regione corrisponde un’attitudine: gli italiani più intimisti, i nordici fieri del loro mestiere e del loro status sociale, i francesi affogati nei pizzi e nelle grandi parrucche, le pittrici impegnate a rivendicare il loro talento senza rinunciare alle eleganze della moda. Nella collezione degli Uffizi, accanto a Canova, il primo autoritratto di una scultrice, Anne Seymour Damer, che nel 1778 firma la propria effigie addirittura in caratteri greci, per affermare una cultura normalmente preclusa all’universo femminile. È esposto anche, per la prima volta, l’autoritratto di uno street artist, il londinese Endless, che si raffigura insieme al duo Gilbert & George.

Dal Vasariano alla Galleria: la storia della collezione di autoritratti

Dopo essere stati a lungo accolti all’interno del Corridorio Vasariano – dal 1973 al 2016 – gli autoritratti vengono dunque per la prima volta esposti all’interno del normale percorso di visita che ospita la collezione degli Uffizi. Molte opere sono state inoltre sottoposte a importanti interventi di conservazione e si possono ora ammirare al meglio, altre sono state prelevate dai depositi del museo, dove prima erano appannaggio di pochi studiosi. Per dare risalto ai tanti volti di questa immensa collezione, gli Uffizi osserveranno il principio della rotazione espositiva, in particolare per quanto riguarda gli artisti viventi, ma non solo.

- Pubblicità -

 

 

- Pubblicità -
- Pubblicità -
spot_img
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -