A maggio si ferma l’inflazione a Firenze. Lo dicono le rilevazioni dell’Ufficio comunale di Statistica, effettuata su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) sia della grande distribuzione che di quella tradizionale. La variazione mensile infatti è risultata nulla, mentre ad aprile era stata del +0,4%; la variazione annuale è di +1%, mentre ad aprile era +1,2%. Un risultato dovuto al calo dei prezzi nei settori “prodotti alimentari e bevande analcoliche”, “ricreazione spettacoli e cultura” e “comunicazioni” mentre sono risultati in aumento i “servizi ricettivi e di ristorazione” e “altri beni e servizi”.
La variazione negativa del capitolo dei “prodotti alimentari e bevande analcoliche”, pari a -0,4%, è causata dalle diminuzioni registrate per il pollame (-4,5%), per gli oli e i grassi (-1,4%) e per la frutta fresca ( 0,8%); in controtendenza gli ortaggi (+2,2%). La variazione annuale scende da -1,2% di aprile a -1,8% di maggio.
Nel capitolo “ricreazione spettacoli e cultura” si registra una forte variazione negativa complessiva (-1,1% rispetto ad aprile), dovuta al calo dei pacchetti vacanza (-7,4%) e dei giochi e giocattoli ( 10,4%); mentre nel capitolo “comunicazioni” si segnala un forte calo delle apparecchiature e del materiale telefonico: -2,2% rispetto ad aprile 2010. Per i “servizi ricettivi e di ristorazione” si segnalano aumenti sensibili per gli alberghi e gli altri servizi di alloggio, rispettivamente di +2,9% e +3,3.
Il capitolo dei trasporti registra una variazione mensile di +0,1% causata dall’aumento mensile dei carburanti (+1,5%) e dei servizi di riparazione dei mezzi di trasporto (+0,7%), in parte compensato dalle forti diminuzioni registrate per i trasporti aerei (-10,7%). La variazione annuale del capitolo, pari a +4,8%, è la più alta tra i capitoli di spesa. Tra le altre variazioni da segnalare l’aumento mensile di +12,2% per l’oreficeria.
Il dato complessivo annuo di +1,0% è il risultato del leggero aumento del prezzo dei beni, che nel paniere rappresentano il 56% del peso complessivo, pari a +0,2%, a fronte di un aumento più consistente per i servizi, che pesano per il restante 44%, pari a +2,0%. Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i prodotti alimentari non lavorati (per esempio ortaggi, frutta, pesci e carne) registrano una diminuzione pari a -2,0% rispetto a maggio 2009 mentre gli alimentari lavorati (tra cui pane, bevande, scatolame e formaggi) hanno una variazione pari a -1,7%. I beni energetici non regolamentati, come i carburanti, registrano una variazione annua rispetto a maggio 2009 di +15,0% mentre quella dei beni energetici regolamentati (fra cui energia elettrica e gas metano) è negativa e pari a 6,8%. La variazione annuale di prezzo dei beni durevoli (tra cui elettrodomestici e automobili) è -0,4% mentre quella dei beni non durevoli (tra cui medicinali, saponi e detersivi) è pari a -0,2%; la variazione annuale dei beni semidurevoli (fra cui abbigliamento e libri) è +0,3%.
Tra i servizi è leggermente più elevata la variazione annuale, pari a +2,1%, dei servizi non regolamentati (fra cui il pasto al ristorante, gli alberghi e gli affitti delle abitazioni) rispetto a quella dei servizi regolamentati (fra cui i concorsi pronostici, il pedaggio autostradale e i trasporti ferroviari), che è +1,5%. I prezzi sono stati rilevati sugli oltre 900 prodotti compresi nel paniere; i pesi dei singoli prodotti e capitoli sono stabiliti dall’Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale.