Giuseppe Indolfi, Valentina Cetica e Davide Mei: sono loro i tre talenti under 40 vincitori del premio “Anna Meyer” per giovani ricercatori, promosso dalla Fondazione dell'Ospedale Pediatrico Meyer Onlus. Il riconoscimento è stato consegnato ieri nel corso dell'evento “La ricerca si fa giovane”. E il Meyer giovane lo è per davvero: il 10% dei dipendenti ha un’età inferiore a 30 anni e il 36% non supera i 40.
Premi assegnati da una giuria internazionale
I premiati sono stati scelti da un Comitato scientifico internazionale esterno al Meyer che ha preso in esame le migliori pubblicazioni uscite nel 2014 e scelto i primi autori delle migliori tre.
Il pediatra Giuseppe Indolfi, si legge nelle motivazioni, “è primo autore di una serie di studi importanti che hanno illustrato il meccanismo biologico responsabile della trasmissione materno-fetale di Hcv”, il virus principale responsabile dell'epatite C, e per questo si è aggiudicato il primo premio. Il suo lavoro è stato pubblicato sulla rivista “Nature Reviews Immunology”.
Secondo premio per la dottoressa Valentina Cetica per il suo articolo apparso sul “Journal of Allergy and Clinical Immunology” con il quale ha dimostrato una volta di più l'importanza dello screening dei pazienti affetti da Sindrome emofagocitica. Il premio è anche un riconoscimento della qualità del suo lavoro svolto negli anni.
Sul podio anche il tecnico del laboratorio biomedico Davide Mei, ricercatore che si occupa di epilessie genetiche e delle malformazioni cerebrali. Il suo studio, pubblicato, sulla rivista “Epilepsia”, fornisce un nuovo protocollo per ottimizzare la diagnosi di encefalopatia epilettica collegata ai geni nei maschi.
La ricerca fa bene alla salute
Dove c'è ricerca, l'assistenza migliora. Lo dimostrano i numeri: il confronto con le principali realtà pediatriche nazionali (Bambino Gesù di Roma e Gaslini di Genova) colloca il Meyer al primo posto in termini di complessità della casistica trattata. Non a caso l'ospedale pediatrico fiorentino è sempre più un polo di attrazione extraregionale, con la quota di pazienti arrivati da fuori Toscana che nel 2014 è salita al 24.7%, facendo registrare un +11.3%.