Alcuni istituti sono partiti in anticipo, per i corsi di recupero o perché privati, ma l’apertura ufficiale delle scuole in Toscana è fissata lunedì 14 settembre 2020 con il rientro in aula dopo il lungo stop imposto dall’emergenza Covid, secondo le regole definite a livello nazionale: niente termoscanner a scuola ma misurazione della febbre a casa, sì invece alle mascherine chirurgiche per i bambini sopra i 6 anni, quarantena obbligatoria per tutta la classe se ci sarà un positivo al coronavirus, sono alcune delle indicazioni contenute nella guida del Ministero dell’Istruzione per la riapertura, in base alle raccomandazioni del Cts, il comitato tecnico-scientifico.
A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, anche in Toscana si è registrata già qualche chiusura di scuola, in via preventiva, per i positivi rilevati tra i lavoratori grazie ai test sierologici per insegnanti e personale non docente, offerti gratuitamente dalla Regione. Ci sono state anche le prime classi finite in isolamento domiciliare, per alunni dei corsi di recupero risultati positivi al coronavirus.
L’inizio della scuola in Toscana e il calendario 2020/2021
Quest’anno quindi la riapertura delle scuole in Toscana avverrà con un giorno di anticipo rispetto alla norma: di solito la data del rientro in aula è fissa, il 15 settembre, ma per il 2020 la Regione ha fatto uno strappo alla regola, adeguandosi alle decisioni del governo nazionale che ha indicato il 14 settembre come momento dell’apertura delle lezioni.
Restano ferme le regole per le festività, le vacanze natalizie e pasquali previste dal normale calendario scolastico toscano (qui le date dettagliate per il 2020/2021), mentre una chiusura è in vista già a cavallo del weekend del 20 settembre, con lo stop alle attività nelle scuole dove saranno allestiti i seggi per le votazioni (referendum, elezioni regionali e, in 9 città della Toscana, anche le comunali).
Il rientro a scuola in Toscana, con le mascherine chirurgiche anti-Covid
Per i piccoli sotto i 6 anni non è obbligatoria, quindi niente mascherina negli asili nido e alla materna. Sì invece alle mascherine per i bambini e i ragazzi della primaria, delle medie e delle superiori all’entrata e all’uscita dalla scuola, ma anche durante gli spostamenti all’interno dell’edificio e della propria classe e quando non si può rispettare il distanziamento. Si potranno togliere al banco, se i tavoli degli alunni saranno distanziati di almeno un metro tra loro e se sarà rispettata la distanza di 2 metri dall’insegnante. Via il dispositivo di protezione anche quando si mangia la merenda e il pranzo, che per andranno consumati al posto, sempre con una distanza di un metro dagli altri, o in mensa (sempre distanziati) in base a diversi turni per evitare affollamenti.
Secondo le linee guida del Cts, il comitato tecnico scientifico sul coronavirus, a scuola sono da preferire le mascherine chirurgiche e non quelle di comunità (ossia di stoffa o fai da te): ma chi le fornisce e saranno gratis? Il governo ha annunciato, che è in arrivo una fornitura di mascherine che saranno consegnate gratuitamente agli alunni. La Regione Toscana, in vista dell’apertura delle scuole, ha anche realizzato un video per spiegare ai bambini delle elementari l’importanza dell’uso di questi dispositivi di protezione.
Il protocollo Covid per la scuola: misurazione delle febbre (a casa, niente termoscanner in aula)
Se un bambino ha la febbre sopra i 37,5° o sintomi simili all’influenza non può andare a scuola: il protocollo di sicurezza Covid prevede che le famiglie misurino la temperatura dei figli a casa, ogni mattina, prima di uscire, in modo da evitare – se il bambino fosse malato – la diffusione del contagio durante il tragitto tra l’abitazione e l’istituto, per esempio sugli scuolabus. Non è prevista la misurazione della temperatura corporea con termoscanner all’entrata degli istituti né per gli studenti, né per il personale della scuola.
Cosa succede se un bambino ha la febbre a scuola? Anche in Toscana, come nel resto d’Italia, le regole per la riapertura delle scuole in questa seconda parte del 2020 prevedono che un alunno con febbre e sintomi simil-influenzali venga portato in una “stanza Covid” per essere isolato dagli altri studenti, poi saranno contattati i genitori che dovranno andare a prendere il figlio e accompagnarlo a casa. Mamma e papà chiameranno il pediatra o il medico di base e starà al dottore decidere se procedere con il tampone per il coronavirus.
L’apertura delle scuole in Toscana e i bambini in quarantena Covid: quando l’isolamento per tutta la classe
Con il rientro in aula, c’è il problema della gestione degli eventuali contagi che potrebbero avvenire anche nelle scuole della Toscana: nel caso un alunno risultasse positivo al Covid scatterà l’indagine epidemiologica dell’Asl per individuare i contatti stretti del bambino o del ragazzo nelle 48 ore precedenti e in base a queste considerazioni le autorità sanitarie decideranno l’eventuale quarantena di 14 giorni per l’intera classe e anche per i docenti che abbiano avuto contatti con i contagiati.
A casa in isolamento, per 14 giorni, finiranno inoltre mamma e papà: il decreto legge su trasporti e scuola, entrato in vigore il 9 settembre, prevede che nel caso un bambino con meno di 14 anni sia in isolamento domiciliare per coronavirus, i genitori (che vivono sotto lo stesso tetto del minore) possano continuare a lavorare in smart working o, se il lavoro agile non sarà possibile, chiedere un congedo parentale straordinario per Covid. Qui i dettagli su cosa cambia per lo smart working a settembre.
Sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità toscana un approfondimento sulle indicazioni per il rientro e l’apertura delle scuole, mentre sul portale del Ministero dell’Istruzione ci sono le risposte alle domande comuni (FAQ).