giovedì, 12 Dicembre 2024
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Asili nido, Firenze già promossa all’esame europeo

Con 67 posti disponibili negli asili nido comunali o convenzionati per ogni 100 domande presentate, il Comune di Firenze ha già raggiunto e superato l’obiettivo del 33% fissato per il 2010 dall’Unione Europa con l’accordo di Lisbona.

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A Firenze, su un totale di 3.707 domande presentate per l’anno scolastico 2009-2010, i bambini accolti nei servizi educativi a gestione diretta, cioè comunali, sono stati 1.790, mentre quelli che hanno trovato posto nei nidi convenzionati sono stati 708, per un totale complessivo di 2.498. A questi si aggiungono le circa 380 famiglie che hanno ottenuto i voucher per gli asili nido privati accreditati. Per la stagione in corso, a fronte di 903 piccoli già frequentanti, le nuove richieste di immissione sono state 2.714.

Secondo i dati dell’ultimo rapporto dell’Istituto degli Innocenti, la media nazionale si attesterebbe sul 23% di richieste evase, con solo tre regioni – Emilia Romagna, Toscana e Umbria – in grado di raggiungere il risultato fissato a Lisbona.

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«E’ il frutto di una politica sviluppata nel corso degli anni dall’amministrazione fiorentina – spiega l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – che ha riconosciuto un ruolo centrale all’istruzione e alla formazione dei giovani, a partire dagli asili nido. Una politica fatta di investimenti e scelte importanti che siamo impegnati a portare avanti anche attraverso la realizzazione di nuove strutture pubbliche, a Coverciano, nell’ex Meyer, nei locali che ci mette a disposizione la Regione e nell’asilo aziendale del Comune. Un ruolo importante lo avranno anche gli asili nido aziendali o di altre strutture pubbliche, che saranno realizzati anche grazie ai finanziamenti stanziati dal Governo, e che avranno una disponibilità di almeno il 10% dei posti riservati anche ai non dipendenti». «Gli asili nido – ha aggiunto – sono uno dei fiori all’occhiello del Comune di Firenze e non si tratta solo di una questione di numeri e percentuali, ma soprattutto di qualità. Una qualità che nasce dall’alto livello dei nostri educatori e dalla capacità di controllo del rispetto dei parametri fissati, come gli spazi, l’offerta formativa, le qualifiche del personale, i tempi, e anche dei programmi educativi e psico-pedagogici».

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