“La felicità è reale solo se è condivisa”. È la verità che scopriva Christopher McCandless, il protagonista della pellicola “Into the Wild”, e che scriveva in un alloggio di fortuna dopo essere
partito per l’Alaska in completa solitudine. Difficile dire se è questa citazione ad aver fatto scuola ma di certo sono sempre di più i fiorentini che scelgono di “condividere”. L’auto, la bici, e perché no, anche la spesa.
Car Sharing: in principio fu Car2go
Sono 33mila i fiorentini iscritti al car sharing Car2go, 65% uomini e 35% donne; quanto all’età, il 13% è compresa tra i 18 e i 25 anni, il 29% tra i 26 e i 35, il 35% tra i 36 e i 49, il 23% supera i 50; 3,5 i milioni di chilometri percorsi e 20-30 minuti la durata media di un noleggio.
Car2go, il servizio di carsharing a flusso libero più grande al mondo, è attivo a Firenze da maggio del 2014 e ora sta potenziando la sua flotta: sono arrivate in città infatti anche le Smart forfour, 100 mezzi, che andranno ad aggiungersi alle 150 smart fortwo già circolanti. La tariffa è di 24 cent al minuto per il modello fortwo e 26 per il forfour, tutto a portata di app.
A Car2go si è affiancata poi la flotta di Cinquecento rosse targate Enjoy e quella green delle auto elettriche Share'ngo. Un altro marchio low cost che arriva dalla Sicilia, è sbarcato in questi giorni sulle strade fiorentine con 32 auto elettriche e per la prima volta 8 furgoni “eco” (leggi il nostro articolo sul car sharing di Adduma Car a Firenze).
Bike sharing: a bordo di Mobike
Funziona quasi allo stesso modo il nuovo servizio di bike sharing a flusso libero inaugurato in città: scarichi una app, trovi la tua bici, pedali e paghi per il tempo del noleggio al costo di 30 cent per 30 minuti. Le nuove bici Mobike sono equipaggiate di GPS, tessera Sim e un lucchetto intelligente brevettato che viene sbloccato/bloccato tramite l’app; all'inizio erano 1500 i mezzi a disposizione a
Firenze, ma stanno crescendo fino a diventare 2500 visto il successo: oltre 40mila iscritti per 7700 “viaggi” ogni giorno.
Spesa “condivisa”
Fare la spesa insieme, direttamente da produttori e trovarsi per ridistribuire gli alimenti acquistati. Si chiamano Gas, gruppi di acquisto solidali. Ora se ne trova anche una sorta di evoluzione 2.0. Si tratta del progetto “Alveare che dice sì”, attivo a Firenze a Le Murate, alla libreria caffè LibriLiberie negli spazi di Impact Hub a Rifredi.
Foto: pagina Facebook “L'aveare che dice sì”
Come funziona? È semplice, ci si iscrive alla piattaforma web Alveare che dice sì, si consultano i prodotti disponibili, tutti rigorosamente km 0, si scelgono. Un giorno alla settimana i consumatori passano a ritirare la spesa nel punto prestabilito, dove prende forma così un vero e proprio mercato temporaneo, con alimenti a buon prezzo e di qualità.