giovedì, 21 Novembre 2024
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Bonus centri estivi 2020, Inps: “Attenzione a come viene fatta la domanda”

Errori nella procedura online per richiedere il voucher baby sitter. Tutta colpa di un'omonimia. Come non sbagliare

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Due agevolazioni, ma un solo nome sulla carta, e un vecchio contributo che si chiama in modo simile. Tutto questo ha generato qualche confusione su come fare domanda per il bonus centri estivi 2020 sul sito dell’Inps, tant’è che lo stesso istituto mette in guardia gli utenti che vogliono richiederlo: l’agevolazione è una “costola” del bonus baby sitter previsto dal decreto rilancio e non bisogna confondersi con un precedente pacchetto di misure dalla denominazione fuorviante.

Un caso di omonimia, insomma: la sezione dedicata al “bando centri estivi” presente sul sito dell’Inps non ha niente a che fare con il bonus previsto nel 2020 e legato alla crisi innescata al virus Covid-19, quindi si rischia di presentare richiesta per un’agevolazione diversa e non ricevere così il voucher. Facciamo allora chiarezza su come funziona, sui requisiti e sulla sezione del sito giusta dove fare domanda.

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Chi ne ha diritto

Di fatto il bonus centri estivi da solo non esiste ma fa parte del pacchetto di misure denominato “bonus servizi baby sitting” che prevede un contributo per pagare le tate dei figli sotto i 12 anni oppure, e questa è la novità introdotta dal decreto rilancio, fondi da usare per i centri estivi che in tutta Italia potranno aprire dal 15 giugno in poi.

Il bonus baby sitter, con il decreto rilancio è salito da 600 a un massimo di 1.200 euro ed è destinato a:

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  • lavoratori dipendenti del settore privato
  • iscritti alla Gestione separata Inps
  • lavoratori autonomi iscritti all’Inps
  • lavoratori autonomi iscritti alle casse professionali.

Non hanno diritto al bonus baby sitter – centri estivi i genitori in cassa integrazione o che percepiscono altre forme di sostegno al reddito (come ad esempio Naspi e indennità di mobilità) e i disoccupati, oltre a chi ha già fatto domanda per la stessa agevolazione con il precedente decreto, il Cura Italia. È ammesso invece per chi lavora in smart working. Per alcune categorie specifiche, coinvolte direttamente nell’emergenza Covid-19, il decreto rilancio ha innalzato il bonus baby sitter fino a 2.000 euro in particolare per:

  • medici
  • infermieri
  • tecnici di laboratorio biomedico, di radiologia medica
  • operatori sociosanitari
  • personale dei comparti sicurezza, difesa, soccorso pubblico

Si può richiedere il bonus baby sitter e per i centri estivi se si ha uno o più figli sotto i 12 anni o figli disabili iscritti a scuola oppure ospitati in centri diurni.

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Come fare la domanda per il bonus centri estivi 2020

Per fare domanda del bonus centri estivi 2020 bisogna collegarsi alla sezione del sito Inps dedicata al bonus baby sitting (e non come detto al Bando centri estivi che è una cosa completamente diversa). Ancora il portale non è stato aggiornato e per le richieste della nuova agevolazione fino a 1.200 euro bisognerà aspettare i primi giorni di giugno.

Per accedere sono necessarie le credenziali Spid (qui vi spieghiamo cosa sono e come richiederle) oppure il pin dispositivo o semplificato dell’Inps o ancora la carta d’identità elettronica o la CNS. I fondi del bonus baby sitter, utilizzabili anche per i centri estivi 2020, saranno versati sul Libretto Famiglia per le prestazioni di lavoro occasionale, un salvadanaio virtuale da gestire online sempre sulla piattaforma web dell’Inps.

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