Qual è il compenso per gli scrutatori e per i presidenti di seggio in occasione delle elezioni politiche del 25 settembre 2022 (e delle regionali in Sicilia): quanto guadagnano, come funziona il pagamento e l’iscrizione all’albo? Per il ritorno alle urne, i Comuni hanno messo a punto tutte le procedure per individuare chi si occupa delle votazioni e dello spoglio delle schede durante la tornata elettorale, indetta per scegliere i parlamentari della Camera dei Deputati e del Senato e, in Sicilia, anche per eleggere il presidente e l’assemblea regionale siciliana.
- Come fare gli scrutatori: l’iscrizione all’albo
- Cosa fa lo scrutatore
- Compenso per gli scrutatori e il presidente di seggio (elezioni politiche)
- Onorario per gli scrutatori per le regionali in Sicilia
Come fare gli scrutatori: la domanda al Comune per l’iscrizione all’albo
Anche per le elezioni politiche del 25 settembre 2022, per diventare scrutatori e ricevere il pagamento del compenso, bisogna aver fatto domanda al Comune di residenza per l’iscrizione nell’apposito albo. È necessario essere cittadini italiani, godere dei diritti politici, aver frequentato la scuola dell’obbligo ed essere residenti e iscritti nelle liste elettorali del Comune dove si fa richiesta. Per legge sono esclusi i dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle Poste e telecomunicazioni e dei Trasporti; chi è in servizio nelle forze dell’ordine; i dipendenti comunali che lavorano negli uffici elettorali; i candidati alle elezioni; i medici dell’Usl incaricati delle funzioni di competenza dei medici provinciali.
Salvo casi particolari, le domande sono già chiuse perché devono essere presentate entro il mese di novembre di ogni anno e l’iscrizione nell’elenco degli scrutatori avviene entro il successivo mese di gennaio. Alcune amministrazioni locali però hanno riaperto l’albo per l’iscrizione come “riserve”, nel caso mancassero scrutatori come successo per lo scorso referendum, e anche per la circoscrizione estero, il cui spoglio si svolge dalle prossime elezioni non solo a Roma, ma anche a Milano, Bologna, Firenze (che cerca 1.200 scrutatori) e Roma.
Entro sabato 10 settembre 2022 (o entro il 22 settembre nel caso di “rimpiazzi”), i singoli Comuni devono comunicare la nomina degli scrutatori e dei presidenti di seggio, ruolo a cui si può rinunciare solo per giustificati motivi come problemi di salute o impedimento grave, comunicandoli all’ufficio elettorale entro 48 ore dalla notifica. Gli scrutatori che hanno ricevuto la nomina e che, senza aver fatto rinuncia, non si presentano al seggio rischiano una multa da 309 a 516 euro.
Cosa fa lo scrutatore e per quali mansioni è previsto il pagamento del compenso
Le operazioni di voto delle elezioni politiche 2022 sono previste solo in un giorno, il 25 settembre (gli orari di apertura delle urne vanno dalle 7 alle 23, nella sola giornata di domenica), ma per il pagamento del compenso degli scrutatori e dei presidenti di seggio si prendono in considerazione anche le operazioni di preparazione sabato pomeriggio e lo spoglio delle schede dopo la chiusura dei seggi, nella notte tra domenica e lunedì. In occasione delle elezioni politiche i seggi saranno composti da un presidente e quattro scrutatori, tra cui sarà scelto un segretario.
Cosa fa quindi uno scrutatore? Nel giorno precedente alle votazioni, quindi il 24 settembre 2022, allestisce il seggio elettorale, conta e firma le schede. Durante l’apertura dei seggi, domenica 25 settembre, si occupa di registrare gli elettori e di seguire le operazioni durante l’intero orario delle elezioni politiche, con la possibilità di pause per pranzo e cena stabilite insieme agli altri componenti del seggio. Infine si occupa dello scrutinio dei voti, che inizia dalla chiusura delle urne alle ore 23.00 di domenica e prosegue fino alla conclusione dello spoglio delle schede. Per la circoscrizione estero il lavoro si concentra nella giornata di domenica e nella notte tra domenica e lunedì per lo spoglio delle schede arrivate per corrispondenza.
Qual è il compenso per gli scrutatori e i presidenti di seggio per le elezioni politiche del 25 settembre 2022
Gli scrutatori e i presidenti di seggio non ricevono il pagamento di un compenso “al giorno”, ma prendono un forfait per l’intera durata delle elezioni 2022, per i preparativi dei seggi e per lo scrutinio, onorario fisso esentasse che è fissato per legge. Il rimborso base è leggermente più alto rispetto a quello di partenza per un referendum.
A stabilire quanto guadagnano gli scrutatori e i presidenti di seggio per le politiche 2022 è l’articolo della legge n° 70 del 1980, così come modificato dalla legge n° 62 del 2022, secondo cui le votazioni per Camera e Senato sono considerate una doppia elezione:
- il presidente seggio riceve un rimborso di 187 euro (150 euro di “paga” base più una maggiorazione di 37 euro);
- il compenso per gli scrutatori e i segretari di seggio delle elezioni politiche 2022 è di 145 euro (120 euro di onorario base più una maggiorazione di 25 euro per l’elezione concomitante);
- per i seggi della circoscrizione estero sono previsti gli stessi onorari, 187 per i presidenti e 145 per i 4 scrutatori
- per i seggi speciali (ospedali, case di cura, carceri) il rimborso è di 90 euro per il presidente di seggio e di 61 euro per ogni scrutatore, qualunque sia il numero di consultazioni.
Al presidente di seggio, oltre al compenso, vengono corrisposte anche alcune indennità per particolari situazioni. Le cifre sono state confermate dalla circolare del Ministero dell’Interno (qui il pdf) in merito al rimborso delle spese elettorali sostenute dai Comuni. Come detto non esiste un lordo o un netto: la somma non è soggetta a tassazione. La stessa circolare specifica che nel caso uno scrutatore o il presidente di seggio sia sostituito nel corso delle votazioni, l’onorario viene calcolato in proporzione alla durata della partecipazione alle operazioni del seggio. Il pagamento del compenso agli scrutatori e ai presidenti di seggio viene fatto dai singoli Comuni, dopo le elezioni, quando il Ministero dell’Interno assegna i fondi alle amministrazioni. Le circolari con le istruzioni per i seggi sono pubblicate sul sito del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Viminale.
25 settembre 2022, compenso degli scrutatori per le elezioni in Sicilia: regionali e politiche
Sempre domenica 25 settembre 2022, oltre alle politiche, in Sicilia si svolgono le elezioni regionali: anche qui il compenso degli scrutatori e dei presidenti di seggio è fisato dalla normativa. In base all’onorario previsto dalla legge n° 62 del 2002 il presidente di seggio guadagna per le regionali in Sicilia e le politiche 224 euro (150 euro di “paga” base più una maggiorazione di 37 euro per le elezioni del Senato e altri 37 per le regionali); il compenso per gli scrutatori invece sarà di 170 euro (di 120 euro per la prima elezione più 25 euro per la scheda del Senato e 25 per le consultazioni regionali).