Dopo mesi di tensioni politiche è andato in scena l’incontro tra il sindaco di Firenze Dario Nardella e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini. Al colloquio Nardella-Salvini si sono affrontati più tempi. L’aeroporto di Peretola, il nodo dell’alta velocità, le tramvie, lo stadio e lo scudo verde.
Nardella-Salvini e l’appoggio del ministro
Durante il confronto Nardella-Salvini è stato chiarito che il ministro è a favore dell’aeroporto di Peretola, così come si deve andare avanti e risolvere la questione del nodo dell’alta velocità, che darebbe più spazio anche per i treni regionali. Salvini ha detto che l’alta velocità è una delle sue priorità e ha rivelato che, prima di arrivare a Firenze, ha fatto una riunione sulla Torino-Lione. Da Nardella è arrivata la richiesta di anticipare il più possibile l’inizio dei lavori.
Le opere su cui non c’è sintonia
Se su aeroporto e alta velocità Nardella e Salvini la pensano allo stesso modo non può dire lo stesso dello scudo verde, il sistema di 81 telecamere creato da Palazzo Vecchio per limitare i veicoli inquinanti in entrata. Salvini ha detto che “l’importante è non fare battaglie ideologiche contro le auto”. E sul sistema delle tramvie è arrivata un altro chiarimento: “Se c’è un’opera che è già in corso non sono per fermarla”, dice Salvini, facendo capire di non essere comunque troppo d’accordo. C’è poi l’affondo sullo stadio, per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi (qui il video di presentazione del progetto). Secondo Salvini i soldi messi a disposizione dal pubblico “non sono sufficienti, mancano dei quattrini. Chi ce li mette?”. Una affermazione che ha irritato Nardella secondo cui comunque “non cambia niente, lo stadio si farà”.
La moschea
Sullo sfondo, oltre alla volontà comunque di arrivare ad una norma sui monopattini, anche il nodo moschea di piazza dei Ciompi, il cui sfratto è previsto per il 16 dicembre. Qui tra Nardella e Salvini non ci sono stati confronti diretti ma botta e risposta. Nardella ha chiesto buon senso nell’affrontare la questione, Salvini però ha affermato che le “leggi si devono rispettare” e che quindi lo sfratto deve essere portato avanti. Un altro punto in disaccordo, non è una sorpresa.