Cresce la psicosi per il coronavirus anche a Firenze, ma le autorità sanitarie invitano alla calma: la coppia di turisti di origine cinese, ricoverata all’ospedale Spalanzani di Roma perché colpita da coronavirus, ha trascorso solo 24 ore nella città del giglio durante il suo tour in Italia. L’Azienda Usl Toscana Centro ha avviato un’indagine epidemiologica per individuare eventuali contatti stretti ossia “coloro che sono entrati in contatto ravvicinato e protratto con la coppia”, si legge in una nota ufficiale.
Coronavirus: da Firenze un appello contro il razzismo
Intanto il sindaco di Firenze Dario Nardella ha lanciato un appello perché l’apprensione per il coronavirus non si tramuti in forme di razzismo strisciante. “Seguiamo le indicazioni delle autorità sanitarie e usiamo cautela – ha scritto sulla sua pagina Facebook il primo cittadino, postando un video in cui abbraccia Vito Wang dell’Unione giovani italocinesi -, ma nessun terrorismo psicologico e soprattutto basta con i soliti sciacalli che non vedevano l’ora di usare questa scusa per odiare e insultare. Siamo uniti alla comunità cinese per questa battaglia comune”.
Coronaviurs le regole per gli studenti delle scuole
Per quanto riguarda le scuole, è stata diffusa alle direzioni scolastiche e alle università della Toscana la circolare del Ministero della Salute e di quello dell’Istruzione che riguarda gli studenti cinesi rientrati dalla Cina negli ultime due settimane: possono essere riammessi a lezione, nel caso in cui non presentino i sintomi del coronavirus (tosse, febbre e difficoltà respiratorie). Sempre per questi studenti la circolare dispone che venga monitorato il loro stato di salute.
Il numero di pubblica utilità 1500
Il Ministero della Salute ha attivato un numero telefonico di pubblica utilità per chiedere informazioni sul coronavirus, che risponde 24 ore 24 chiamando il 1500, mentre la Regione Toscana ha istituto una task force regionale per seguire l’evoluzione della situazione.