domenica, 24 Novembre 2024
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Crollo nel cantiere Esselunga a Firenze: cosa è successo e le possibili cause

In corso le indagini per individuare le cause del cedimento. Si passano al vaglio numerose ipotesi, dai possibili errori durante il cantiere fino all'analisi dei materiali impiegati

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Dopo il ritrovamento tra le macerie del quinto cadavere, proseguono le indagini per capire cosa è successo nel cantiere della nuova Esselunga in via Mariti a Firenze e quali possano essere state le cause del crollo di una trave di cemento armato e, a cascata, di altre strutture. L’incidente sul lavoro è avvenuto venerdì 16 febbraio provocando la morte di 5 operai e il ferimento di altri 3.

Cosa è successo nel cantiere a Firenze: il crollo della trave

A cedere nel cantiere per la nuova Esselunga di Firenze Rifredi è stata una trave di cemento armato di 20 metri, per un peso di 15 tonnellate, per cause in corso di accertamento. L’incidente è avvenuto alle ore 8.52 di venerdì 16 febbraio. Non ci sarebbero state avvisaglie: la pesante struttura, che si trovava al terzo piano del futuro supermercato, è venuta giù all’improvviso, innescando un effetto domino e trascinando con sé le travi e i solai dei piani inferiori. Gli operai sono stati travolti dalle macerie. Tre che stavano lavorando al terzo livelli si sono salvati.

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Gli inquirenti stanno analizzando tutte le fase di progettazione, realizzazione e di lavorazione, e affideranno una perizia per capire cosa è successo e le possibili cause. La procura di Firenze ha aperto un’indagine per disastro colposo e omicidio colposo plurimo e presto gli esperti analizzeranno i campioni delle macerie per controllare se il materiale impiegato fosse adatto. Durante i primi sopralluoghi, ha fatto sapere il procuratore Filippo Spiezia, sono state riscontrate “diverse criticità“.

L’ultima verifica di sicurezza fatta dalla Asl risale allo scorso 12 gennaio e non erano state rilevate irregolarità. Il prossimo controllo, come previsto per cantieri di questa complessità, era previsto a marzo. A seguito del ritrovamento del corpo del quinto operaio morto, l’Asl su delega della procura della Repubblica ha posto sotto sequestro l’intera area occupata dal cantiere

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Le prime ipotesi sulle cause del crollo nel cantiere della nuova Esselunga di Firenze

Gli aspetti da vagliare sono numerosi: c’è stato un errore nella progettazione? La trave di cemento armato prefabbricata, prodotta da un’azienda di Teramo leader nel settore (la Rdb Italprefabbricati) e consegnata la stessa mattina dell’incidente, è stata fatta a dovere con materiali di qualità? Le operazioni di trasporto e di movimentazione nel cantiere sono avvenuti in modo opportuno? E ancora ci sono stati problemi durante la posa?

Secondo le prime indiscrezioni, quanto successo sarebbe da imputare a un errore durante il cantiere in via Mariti, alla periferia di Firenze, o nella progettazione, ma le cause del crollo potrebbero essere legate anche al fatto che la trave non era ancora ancorata. Nel momento dell’incidente il personale di un’altra ditta avrebbe iniziato a fare una gettata di cemento nella stessa area. Si tratta però di ipotesi da verificare.

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Nel cantiere per la nuova Esselunga nell’ex Panificio militare di Firenze lavoravano 61 ditte in appalto, di queste 4 erano impegnate al momento del crollo con una ventina di persone. Due degli operai coinvolti nell’incidente, di origini straniere, non erano in regola: uno con il permesso di soggiorno scaduto, il secondo in attesa dell’esito del ricorso contro il rifiuto di protezione internazionale. In corso di accertamento la loro situazione contrattuale.

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