Dopo il ritrovamento tra le macerie del quinto cadavere, proseguono le indagini per capire cosa è successo nel cantiere della nuova Esselunga in via Mariti a Firenze e quali possano essere state le cause del crollo di una trave di cemento armato e, a cascata, di altre strutture. L’incidente sul lavoro è avvenuto venerdì 16 febbraio provocando la morte di 5 operai e il ferimento di altri 3.
Cosa è successo nel cantiere a Firenze: il crollo della trave
A cedere nel cantiere per la nuova Esselunga di Firenze Rifredi è stata una trave di cemento armato di 20 metri, per un peso di 15 tonnellate, per cause in corso di accertamento. L’incidente è avvenuto alle ore 8.52 di venerdì 16 febbraio. Non ci sarebbero state avvisaglie: la pesante struttura, che si trovava al terzo piano del futuro supermercato, è venuta giù all’improvviso, innescando un effetto domino e trascinando con sé le travi e i solai dei piani inferiori. Gli operai sono stati travolti dalle macerie. Tre che stavano lavorando al terzo livelli si sono salvati.
Gli inquirenti stanno analizzando tutte le fase di progettazione, realizzazione e di lavorazione, e affideranno una perizia per capire cosa è successo e le possibili cause. La procura di Firenze ha aperto un’indagine per disastro colposo e omicidio colposo plurimo e presto gli esperti analizzeranno i campioni delle macerie per controllare se il materiale impiegato fosse adatto. Durante i primi sopralluoghi, ha fatto sapere il procuratore Filippo Spiezia, sono state riscontrate “diverse criticità“.
L’ultima verifica di sicurezza fatta dalla Asl risale allo scorso 12 gennaio e non erano state rilevate irregolarità. Il prossimo controllo, come previsto per cantieri di questa complessità, era previsto a marzo. A seguito del ritrovamento del corpo del quinto operaio morto, l’Asl su delega della procura della Repubblica ha posto sotto sequestro l’intera area occupata dal cantiere
Le prime ipotesi sulle cause del crollo nel cantiere della nuova Esselunga di Firenze
Gli aspetti da vagliare sono numerosi: c’è stato un errore nella progettazione? La trave di cemento armato prefabbricata, prodotta da un’azienda di Teramo leader nel settore (la Rdb Italprefabbricati) e consegnata la stessa mattina dell’incidente, è stata fatta a dovere con materiali di qualità? Le operazioni di trasporto e di movimentazione nel cantiere sono avvenuti in modo opportuno? E ancora ci sono stati problemi durante la posa?
Secondo le prime indiscrezioni, quanto successo sarebbe da imputare a un errore durante il cantiere in via Mariti, alla periferia di Firenze, o nella progettazione, ma le cause del crollo potrebbero essere legate anche al fatto che la trave non era ancora ancorata. Nel momento dell’incidente il personale di un’altra ditta avrebbe iniziato a fare una gettata di cemento nella stessa area. Si tratta però di ipotesi da verificare.
Nel cantiere per la nuova Esselunga nell’ex Panificio militare di Firenze lavoravano 61 ditte in appalto, di queste 4 erano impegnate al momento del crollo con una ventina di persone. Due degli operai coinvolti nell’incidente, di origini straniere, non erano in regola: uno con il permesso di soggiorno scaduto, il secondo in attesa dell’esito del ricorso contro il rifiuto di protezione internazionale. In corso di accertamento la loro situazione contrattuale.