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Deroga al decreto anti inchini, previsti limiti diversi per i mercantili

Il decreto ''anti inchini'' fu varato in seguito alla tragedia della Costa Concordia, ponendo un limite di distanza di 2 miglia alle navi che transitano nelle vicinanze delle coste protette. Ma un'ordinanza della Capitaneria di Porto labronica, ha previsto limiti differenti per i mercantili.

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Il decreto ”anti inchini” fu varato in seguito alla tragedia della Costa Concordia, ponendo un limite di distanza di 2 miglia alle navi che transitano nelle vicinanze delle coste protette. Ma un’ordinanza della Capitaneria di Porto labronica, ha previsto limiti differenti per i mercantili.

IL DECRETO ANTI INCHINI. In seguito alla tragedia della Costa Concordia, naufragata davanti all’Isola del Giglio la notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi, in un decreto del governo, furono posti limiti di distanza di due miglia alle navi in transito nelle vicinanze di coste protette. Ma la Capitaneria di Porto con un’ordinanza, ha previsto delle eccezioni per le navi mercantili. Il Comune di Livorno ha espresso un parere favorevole.

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LA GIUNTA. La Giunta del Comune di Livorno, in una nota, ha informato di aver espresso ”parere favorevole alla bozza di ordinanza predisposta dalla Capitaneria di Porto di Livorno, che, pur tesa a garantire in sicurezza la navigazione nel circondario marittimo di Livorno e in particolare in prossimità dell’isola di Gorgona e delle Secche della Meloria, prevede per le navi mercantili dei limiti differenti da quanto stabilisce il decreto”. Il limite di 2 miglia non vale più, quindi, per le navi mercantili in un’area contigua al cono di ingresso e di uscita delle navi dal Porto di Livorno.

LA DECISIONE. ”Per l’isola di Gorgona – spiega il Comune di Livorno – si vieta la navigazione, l’ancoraggio e la sosta di navi mercantili superiori a 500 tonnellate nella fascia di mare che si estende per 0.7 miglia dal perimetro esterno del limite a mare del Parco dell’Isola di Gorgona cosi’ come previsto dal Decreto 22.07.1996. Il canale di accesso/uscita dal porto che permette lo sbarco di merci e passeggeri in possesso delle necessarie autorizzazioni, sarà disciplinato a parte”. Mauro Grassi, l’assessore alla Valorizzazione del territorio, difende la deroga predisposta dalla Capitaneria ”perche’ individua un corridoio che consente la piena operatività del Porto di Livorno”.

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