Dj e consolle dovranno ancora aspettare. Le casse restano mute, niente feste con musica a tutto volume. A differenza di quanto ipotizzato in un primo momento, il nuovo dpcm del premier Giuseppe Conte sull’emergenza coronavirus ha rimandato l’apertura delle discoteche e delle sale da ballo in Italia: non riaprono il 15 giugno per la fase 3, ma resteranno chiuse almeno fino a metà luglio.
Nei giorni scorsi si era pensato a un imminente via libera alle danze, perché la Conferenza delle Regioni aveva aggiornato il documento delle linee guida anti-coronavirus prevedendo anche quelle per la riapertura delle discoteche. Una serie di regole che ha mandato su tutte le furie i gestori dei locali notturni e dei club per i molti limiti: capienza ridotta, no alla folla e stop alla ressa sui dancefloor.
Quando la riapertura delle discoteche: la data
Secondo il nuovo dpcm sul 15 giugno, l’apertura delle discoteche, delle sale da ballo e di locali analoghi potrà avvenire solo dopo il 14 luglio 2020, mentre riaprono cinema, teatri, sale da concerto e spettacoli live con pubblico contingentato (massimo 200 persone al chiuso, mille all’aperto). Ecco cosa dice il dpcm fimato l’11 giugno:
Restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, e, sino al 14 luglio 2020, le fiere e i congressi.
Ci sono però delle eccezioni: singole Regioni hanno anticipato l’apertura delle discoteche (qui i dettagli).
Le discoteche riaprono a luglio ma non si potrà ballare?
Quando riapriranno le discoteche, i frequentatori affronteranno la “nuova normalità” anche sulla pista da ballo. Secondo le linee guida Covid aggiornate dalla Conferenza delle Regioni, in discoteca non si potrà ballare al chiuso, ma solo negli spazi aperti come giardini e terrazze, garantendo la distanza tra le persone di almeno due metri durante le danze. Il distanziamento scenderà a un metro invece se si sta fermi, ad esempio ai tavoli.
Disposizioni difficili da far osservare ai clienti e così alcune Regioni, come Sicilia e Liguria, stanno pensando all’apertura di questi locali solo come “sale d’ascolto”: balli vietati, ma la possibilità di dj set e di servire cocktail e cibo alle persone (non al bancone e senza buffet condiviso tra i clienti come succede in bar e ristoranti).
Cosa cambia per chi va nei locali notturni, le regole anti-Covid
Nei locali, rispetto a prima, potrà entrare un numero inferiore di persone. Per l’apertura anche le discoteche devono definire la capienza massima del locale, garantendo la distanza di sicurezza tra i clienti (1 metro di norma, il doppio se si balla nelle aree esterne) per limitare la diffusione del coronavirus ed è consigliato l’impiego di sistemi contapersone. Bisognerà indossare la mascherina ogni volta che non sarà possibile mantenere il distanziamento sociale, mascherina obbligatoria poi per tutto il personale della discoteca.
Le linee guida della Conferenza delle Regioni consigliano alle discoteche di dotarsi di sistemi di prenotazione degli ingressi, meglio online, e i nominativi potranno essere conservati per due settimane. All’ingresso potrà essere rilevata la temperatura corporea con termoscanner, per impedire l’accesso di chi ha la febbre sopra i 37 gradi e mezzo.
Obbligatorio inoltre pulirsi le mani con gel disinfettanti, messi a disposizione dal locale, quando ci si sposterà da un’area all’altra della discoteca, dalle zone all’aperto a quelle del bar, fino ai bagni. Non sarà possibile consumare i cocktail al bancone e anche quando si farà la fila per ordinare una bevuta o pagarla andrà mantenuto il metro di distanza dalle altre persone.
Coronavirus, Conferenza delle Regioni: le linee guida per la riapertura delle discoteche
Per quanto riguarda i gestori delle discoteche, la riapertura comporterà anche altre novità, tra queste:
- Divisori e barriere alle casse, favorendo il pagamento con carte e bancomat
- Nei guardaroba i vestiti e gli oggetti personali andranno messi in appositi sacchetti
- Sedie e tavoli disposti in modo da garantire almeno un metro di distanza tra i clienti, in alternativa è possibile installare barriere fisiche
- Tutti gli oggetti forniti ai clienti, come secchielli per il ghiaccio e apribottiglie, dovranno essere disinfettati prima della consegna
- Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni e, se tecnicamente possibile, andrà esclusa la funzione di ricircolo dell’aria dai sistemi di ventilazione, i cui filtri vanno puliti (qui l’approfondimento sulla sanificazione dei condizionatori). Nei servizi igienici estrattore d’aria sempre in funzione
- Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle superfici, con particolare attenzione a quelle più toccate dai clienti e ai servizi igienici
Sul sito della Conferenza delle Regioni si trova il testo completo in pdf con le linee guida per la riapertura delle discoteche, a cui è dedicata l’ultima scheda del documento.