martedì, 23 Aprile 2024
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I prodotti per la sanificazione anti-Covid: superfici, abbigliamento e negozi

Come sanificare gli ambienti e gli oggetti, cosa non fare e quali sostanze usare sui vestiti. Il vademecum dell'Istituto Superiore di Sanità

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Non basta la normale pulizia, serve un’igiene approfondita. Uffici, locali e negozi possono accogliere un ospite subdolo, il virus Covid-19, e allora è necessario correre ai ripari: quali sono i prodotti e i disinfettanti giusti per la sanificazione degli ambienti, delle superfici, dei tessuti e dei capi di abbigliamento? L’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, nel suo rapporto 25/2020, ha stilato un vademecum indicando le sostanze che uccidono il coronavirus e impediscono quindi la diffusione del contagio tramite gli oggetti che tocchiamo.

Nelle 34 pagine stilate degli esperti vengono riportati i prodotti e le concentrazioni di principi attivi consigliate per sanificare le diverse tipologie di superfici, anche quelle più delicate, e i tessuti, dalle tende fino ai vestiti che proviamo nei camerini dei negozi di abbigliamento. Il coronavirus infatti, secondo i ricercatori, resiste anche per lungo tempo: sulla plastica e l’acciaio dai 4 ai 7 giorni, sui tessuti esterni delle mascherine chirurgiche anche più di una settimana.

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Sanificazione Covid degli ambienti: i prodotti per disinfettare le superfici

È importante disinfettare frequentemente tutte quelle superfici che tocchiamo spesso, come ad esempio maniglie, porte, tastiera del computer, tastierino del POS (bancomat), servizi igienici. Si inizia con il classico secchio di acqua e sapone, per togliere lo sporco superficiale, per poi proseguire con una pulizia approfondita con sostanze che uccidono il virus.

Non sempre però è facile capire quale prodotto usare per la sanificazione anti-Covid, anche perché alcuni sono troppo aggressivi e rischiano di danneggiare gli oggetti, vediamo allora le indicazioni del rapporto 25/2020 dell’Istituto Superiore di Sanità:

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  • Superfici in pietra, metallo o in vetro: usare disinfettanti che uccidono il virus Covid-19 e altri patogeni come l’ipoclorito di sodio allo 0,1% (chiamato comunemente candeggina o varechina) oppure etanolo al 70% (alcol etilico);
  • Legno: è possibile impiegare alcol etilico al 70% oppure prodotti con ammoni quaternari, ad esempio disinfettanti che contengono cloruro di benzalconio o didecildimetilammonio cloruro;
  • Servizi igienici: sanificare con prodotti disinfettanti a base di candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%);
  • Tessuti in cotone e lino, come tende e asciugamani: sanificare grazie a un lavaggio in lavatrice con acqua calda (tra i 70 e i 90 gradi centigradi). Se non è possibile va bene anche la bassa temperatura ma aggiungendo candeggina o altri prodotti disinfettanti per il bucato. Discorso diverso per i vestiti dei negozi abbigliamento (vedi il paragrafo sotto).

Per uccidere il coronavirus sono indicati inoltre i prodotti a base di perossido d’idrogeno (acqua ossigenata) e miscele di sali di ammonio quaternario che dichiarano in etichetta l’attività virucida. I tempi di applicazione perché queste sostanze siano efficaci contro il virus Covid-19 sono brevi, dai 5 ai 30 secondi a seconda del tipo.

Ricordiamo che nel decreto rilancio è previsto un bonus sanificazione, sotto forma di credito d’imposta (qui i dettagli), per le spese fatte dalle imprese o dai liberi professionisti per questo tipo di igienizzazione.

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Sanificare arredi e superfici di pregio

L’Istituto Superiore di Sanità ha indicato inoltre le sostanze da impiegare per disinfettare superfici di pregio, che potrebbero rovinarsi con l’impiego di prodotti troppo aggressivi:

  • Superfici in pietra o legno: spruzzare su carta assorbente una soluzione di disinfettante a base di alcol etilico al 70% e pulire
  • Metallo o vetro: disinfettante a base di etanolo al 70% (alcol etilico)

Si sconsiglia comunque l’applicazione su lacche e resine, perché potrebbero essere danneggiate dai solventi.

Sanificazione dei capi di abbigliamento: come disinfettare i vestiti nei negozi e i prodotti anti-Covid

Un capitolo a parte è quello dei negozi di abbigliamento, in cui è possibile provare i vestiti: dopo il camerino i tessuti vanno infatti sanificati per eliminare eventuali particelle che trasportano il virus Covid-19. Il coronavirus può resistere sui materiali tessili per decine di ore. Per quanto riguarda la sanificazione dell’abbigliamento non sono idonei prodotti come l’alcol, l’acqua ossigenata, la candeggina, perché eliminano il virus Covid-19 ma possono danneggiare in modo irreversibile i vestiti. Anche l’ozono, che agisce in tempi molto rapidi sul coronavirus, con il tempo potrebbe alterare i colori dei capi.

Quindi come sanificare i vestiti dei negozi di abbigliamento? Evitando i prodotti chimici, una buona soluzione è quella di impiegare un vaporizzatore portatile, dice il rapporto 25/2020 dell’Istituto Superiore di Sanità, da usare in locali separati dai camerini di prova e in ambienti ben ventilati. Il calore del vapore secco uccide il virus in 30 minuti, anche se i tempi, osserva l’ISS, potrebbero essere superiori nei capi dove sono presenti cuciture, pieghe e risvolti.

Ci sono poi dei suggerimenti generali per i negozi di abbigliamento, per limitare il rischio da Covid-19: per i clienti l’uso delle mascherine e di guanti (o la disinfezione della mani in entrata e in uscita), oltre a vietare la prova di indumenti che vengono a contatto con il viso come maglioni o t-shirt; mentre ai commercianti viene raccomandata una sanificazione periodica. Un’ulteriore precauzione è togliere dalla vendita i capi provati per almeno 12 ore, conservandoli in un ambiente con un’umidità inferiore al 65% e una temperatura più bassa di 22 gradi.

Cosa NON fare per sanificare in sicurezza

Attenzione poi agli errori comuni. Prima di tutto i vari prodotti usati per la sanificazione non vanno mai miscelati tra loro: invece di ottenere un disinfettante più potete, si rischia di innescare reazioni chimiche che producono sostanze pericolose ed esalazioni altamente irritanti. Durante la pulizia poi è consigliato indossare dispositivi di protezione come guanti e mascherina.

Per quanto riguarda l’aria condizionata (qui i dettagli sulla sanificazione dei condizionatori) non vanno spruzzati prodotti disinfettanti direttamente sui filtri. Il rischio è di respirare sostanze tossiche una volta che si accende il climatizzatore.

Le linee guida del’Istituto Superiore di Sanità

Questi i link ai materiali e ai vademecum messi a disposizione dell’Istituto Superiore di Sanità per la sanificazione e per sapere come disinfettare gli oggetti:

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