Un’esplosione si è verificata intorno alle ore 10.22 di oggi, 9 dicembre, in una raffineria di Calenzano, dove si è sviluppato un incendio: il forte boato è stato avvertito anche a Campi Bisenzio (pure nel vicino centro commerciale I Gigli), Scandicci, da varie zone di Firenze e Prato. L’incidente si è verificato all’interno del deposito di carburanti ENI di Calenzano, nei pressi del campo sportivo (via del Pescinale). Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco. Nella tragedia sono morte due persone, mentre risultano al momento 3 dispersi e 9 feriti.
Esplosione a Calenzano: cosa è successo a Firenze
L’esplosione è avvenuta nella zona delle pensiline dove le autobotti caricano il carburante, proprio durante le operazioni di trasferimento degli idrocarburi, con le fiamme che hanno interessato più mezzi. Secondo le prime informazioni, si sarebbe verificata una perdita di liquido. ENI, in una nota, ha spiegato che l’incendio nella raffineria di Calenzano ha riguardato solo le pensiline e non hanno interessato “in alcun modo il parco serbatoi“. I Vigili del fuoco hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini. La Procura di Prato ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.
Due operai che guidavano le autocisterne sono morti, altri 3 risultano dispersi. A seguito dello scoppio, la palazzina adibita a stazione di rifornimento è crollata: qui si concentrano le ricerche dei vigili del fuoco. Danni si sono registrati anche al vicino edificio direzionale. Nove i feriti, tra cui persone che si trovavano fuori dall’area ENI di Calenzano, negli stabilimenti investiti dallo spostamento d’aria dell’esplosione.
Esplosione a Calenzano: Scatta il messaggio IT-Alert
Il Comune di Calenzano comunica che l’area della raffineria in cui si è verificata l’esplosione è circoscritta. “Invitiamo la popolazione a non avvicinarsi alla zona”, si legge sui canali social dell’amministrazione che, in un primo momento, ha raccomandato a chi risiede nei pressi dell’impianto di tenere chiuse porte e finestre e spegnere eventuali impianti di climatizzazione.
Ai cittadini dell’area Calenzano, Campi Bisenzio e Prato è arrivato anche un messaggio di allerta sul cellulare, tramite il sistema IT-Alert: “Incidente nell’impianto industriale ENI Spa con presenza di sostanza pericolose nel Comune di Calenzano (Firenze), via Erbosa 29 – era scritto nel messaggio -. Trova riparo al chiuso e non avvicinarti all’impianto. Tieniti aggiornato e segui le indicazioni delle autorità”.
Alle ore 16 è cessato l’allarme per il rischio inquinamento, dopo le analisi di Arpat. Publiacqua ha fatto sapere che non sono stati rilevati problemi per l’acqua potabile. Le aziende con sede tra via Di Le Prata, via del Pescinale, via Erbosa sono state invitate a non attivare il turno del pomeriggio. 15 imprese vicine al luogo dell’incidente sono state evacuate per precauzione. A Calenzano, dove è stato proclamato il lutto cittadino il 9 e 10 dicembre, il palazzetto dello sport e la piscina comunale resteranno chiusi il 9 e 10 dicembre.
Vetri in frantumi, chiusa l’uscita dell’A1, fermi i treni
“È stata come una bomba“, hanno raccontato alcuni testimoni. A seguito dell’esplosione in alcune abitazioni nei pressi della raffineria i vetri sono andati in frantumi e i controsoffitti sono crollati, mentre l’uscita di Calenzano dell’A1 è stata chiusa in entrambe le direzioni fino alle 13. Stop durante la mattinata anche alla circolazione ferroviaria tra Firenze Castello e Prato, con l’attivazione di bus sostitutivi: “I treni Intercity e regionali possono subire limitazioni di percorso, cancellazioni e registrare ritardi”, ha fatto sapere Trenitalia.
Un impianto pericoloso?
Quattro anni fa, un’indagine di Medicina Democratica di Livorno aveva classificato la raffineria ENI di Calenzano come ad alto rischio. In questo impianto vengono stoccati e distribuiti nel Centro Italia prodotti petroliferi raffinati.