domenica, 15 Dicembre 2024
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”Famiglie anagrafiche” di fatto, al via le attestazioni

Il comune di Livorno rilascerà le attestazioni per le ''famiglie anagrafiche'' di fatto. Non si tratta dell'istituzione di un registro delle unioni ma di un modo, non solo simbolico, per riconoscere l'esistenza di un legame affettivo fra due persone non spostate, senza distinzioni di sesso.

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Il comune di Livorno rilascerà le attestazioni per le ”famiglie anagrafiche” di fatto. Non si tratta dell’istituzione di un registro delle unioni ma di un modo, non solo simbolico, per riconoscere l’esistenza di un legame affettivo fra due persone non spostate, senza distinzioni di sesso.

LA DECISIONE. Il comune di Livorno a partire da lunedì 26 marzo, rilascerà le attestazioni di ”famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi e di convivenza” su richiesta degli interessati. Lo ha stabilito il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi con un atto del 12 marzo scorso. In base a tale atto le persone conviventi che lo desiderano, potranno chiedere che sulla proprio scheda di famiglia sia annotata l’esistenza di vincoli affettivi. Non si tratta dell’istituzione di un registro delle unioni ma di un modo, non solo simbolico, per riconoscere l’esistenza di un legame affettivo tra due persone non unite in matrimonio, senza distinzione di sesso.

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VINCOLO AFFETTIVO. L’assessore alle Politiche Sociali Gabriele Cantù ha spiegato che attraverso le attestazioni ”si rafforza il concetto di vincolo affettivo della famiglia, si dà più dignità alle persone, riconoscendo situazioni che di fatto esistono e che nessuno può negare”. E sui matrimoni ha dichiarato ”Basti pensare a quanto sono calati i matrimoni che si celebrano nella nostra città: erano oltre 900 nel 1980, nel 2000 superavano le 700 unita’, oggi si arriva a malapena a 550 matrimoni l’anno”. Mentre la consigliera comunale Arianna Terreni, presidente della VIII commissione consiliare ”Pari Opportunità” e promotrice della mozione che ha portato all’iniziativa ha dichiarato ”E’ un goal a favore dei diritti della persona. Non è un favore fatto a pochi, ma una cosa che arricchisce tutta la società”.

GLI EFFETTI. Come hanno spiegato il dirigente dei servizi demografici del Comune Antonio Picchianti e la responsabile dell’ufficio Anagrafe, Donatella Iaccarino, la procedura non avrà effetti giuridici ma pratici. Per esempio, chi ha il proprio convivente in carcere può produrre l’attestazione per avere l’ autorizzazione per i colloqui. Alcuni datori di lavoro la richiedono per concedere permessi retribuiti ai dipendenti in caso di malattia del compagno.

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UN PASSO AVANTI. Ma a Livorno questa, non è del tutto una novità. ”A Livorno non partiamo da zero – ha concluso l’assessore Cantù – per esempio già da tempo la famiglia anagrafica è riconosciuta per gli alloggi popolari, per i nidi. Ma appunto, la nuova attestazione costituisce un tassello in più in una società che si evolve”. Gli attestati avranno validità semestrale e verranno rinnovati ogni volta che gli interessati ne avranno bisogno e potranno richiederle tutte le coppie, senza distinzioni di sesso.

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