venerdì, 27 Settembre 2024
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Fi-Pi-Li a pagamento? Il pedaggio slitta a dopo le elezioni

Rinviata la decisione sul pedaggio, la Regione preme sull'acceleratore per la creazione della nuova società Toscana Strade che gestirà la Firenze-Pisa-Livorno

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Niente Fi-Pi-Li a pagamento per i tir almeno fino a metà 2025, poi sarà la nuova giunta e il nuovo Consiglio regionale a decidere sul pedaggio. Prima di questo passo andrà creata la società pubblica Toscana strade, che gestirà la superstrada e il progetto dei lavori di ammodernamento dell’arteria che collega Firenze a Pisa e Livorno. In vista del ritorno alle urne, iniziano le manovre politiche e in mezzo a queste operazioni finisce anche la questione del finanziamento dei cantieri di messa in sicurezza della strada di grande comunicazione.

La Fi-Pi-Li per ora non sarà a pagamento, prima la nascita di Toscana strade

L’idea di far slittare la decisione sul pedaggio è stata avanzata dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo (“una proposta di mediazione ma direi anche una proposta di buonsenso”, ha detto) ed è stata accolta con favore dal governatore Eugenio Giani. La priorità, ha affermato il presidente della Toscana, è creare Toscana Strade, la nuova società per azioni 100% pubblica, controllata della Regione, nei cui forzieri finiranno – almeno in una prima fase – le risorse che arrivano dalle multe degli autovelox, oggi incassate dalle Province.

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Si parla di circa 15 milioni di euro l’anno a cui aggiungere un finanziamento regionale da 10 milioni per la messa in sicurezza della superstrada. “La cosa che a me interessa più di ogni altra cosa è la costituzione della società – ha affermato Giani – io ritengo che prima di tutto sia importante costruire Toscana strade, poi il quando Toscana strade incomincia a attivare il pedaggio se vogliamo è qualcosa di secondario”. Un’operazione per finanziare la progettazione della Fi-Pi-Li del futuro, poi si deciderà sul possibile pagamento di un pedaggio da parte dei mezzi pesanti.

Ma in questa partita non mancano le stoccate politiche. “Io sono anche al paradosso, e con questo faccio una battuta – ha detto Giani ai giornalisti – se lo Stato ci dà i soldi non c’è bisogno nemmeno del pedaggio: in questo momento lo Stato significa il ministro Salvini, e quindi anche il centrodestra che fa ragionamenti sul no al pedaggio”. Accuse rispedite al mittente dal Carroccio. “Vogliamo sommessamente, ma non troppo, ricordare ai due presidenti che la stessa arteria è regionale – ha ribattuto Elena Meini, capogruppo della Lega in Consiglio regionale – ci sembra continuare a prendere in giro i cittadini toscani, anche il solo pensare di battere cassa al Governo ed in particolare al ministero delle Infrastrutture per una superstrada di competenza regionale quindi cosa c’entra chiamare in causa il ministro Salvini”.

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L’idea del pedaggio

È stato lo stesso Giani a lanciare quasi due anni fa la proposta di prevedere una Fi-Pi-Li a pagamento, con un pedaggio limitato ai soli mezzi pesanti sopra le 3,5 tonnellate, grazie a sistemi satellitari e senza caselli. Un’idea che ha visto subito la levata di scudi e le proteste delle associazioni di categoria del trasporto su gomma. Da mesi va avanti il dibattito su questa prospettiva, con divisioni anche all’interno del Consiglio regionale. Per bypassare questo “ingorgo” la maggioranza dà adesso il semaforo verde alla via indicata da Mazzeo: premere sull’acceleratore per creare Toscana Strade e rimandare la questione pedaggio dopo le elezioni.

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