Un murales, un giardino che porta il suo nome e un torneo sportivo. Firenze ricorda Duccio Dini, il ragazzo di 29 anni, travolto e ucciso il 10 giugno 2018 da un’auto a tutta velocità durante un inseguimento.
Le iniziative in ricordo di Duccio: il triangolare di calcio
Venerdì 17 maggio andrà in scena il Triangolare di Calcio in Memoria di Duccio Dini: allo stadio comunale Bozzi, alle Due Strade, scenderanno in campo l’ Associazione GlorieViola, la squadra degli “Amici di Duccio” e una rappresentativa dei giornalisti fiorentini “in una manifestazione di unione e sport a dimostrazione che il calcio può essere un primo promotore di valori sani” spiegano gli organizzatori.
A dare il calcio d’inizio alle 19.30 saranno l’Assessore allo Sport Andrea Vannucci e una delegazione dei giocatori della Fiorentina.
Dopo le tre partite alle 22 ci sarà la premiazione. Durante la manifestazione saranno allestiti i punti informazione e i banchi solidali a supporto dell’Associazione Duccio Dini Onlus e per la raccolta fondi “Io sono Amico di Duccio” a sostegno della famiglia del ragazzo fiorentino.
L’intitolazione del giardino di Duccio Dini, alla periferia di Firenze
Firenze ricorda Duccio Dini, a quasi un anno dalla morte, con un’altra iniziativa. Lo spazio verde tra via Andrea di Bonaiuto e via Ambrogio di Baldese, nel quartiere 4, verrà intitolato a Duccio: il “Giardino di Duccio” è il luogo in cui lui e i suoi amici hanno trascorso l’adolescenza e porterà per sempre il suo nome. L’artista Leonardo Borri gli ha dedicato un murales. L’inaugurazione, prevista inizialmente per domenica 19 maggio, è stata rimandata a seguito del lutto che ha colpito la famiglia Dini, con la morte del nonno di Duccio.
La morte di Duccio: il processo
Per la morte del 29enne fiorentino, sono stati rinviati a processo, tutti e sette gli indagati. Il gip Angela Fantechi ha disposto il rinvio a giudizio per sette persone di etnia rom (due sono in carcere, cinque agli arresti domiciliari), la prima udienza è stata fissata per il 4 luglio nell’aula bunker di Firenze.
Tra le parti civili sono state ammesse l’associazione Amici di Duccio Dini Onlus, i familiari di Duccio e il Comune di Firenze. “Questa decisione ci consentirà di stare accanto alla famiglia durante tutto il processo e di far valere le ragioni del Comune sul danno subito dalla città di Firenze e dall’intera comunità fiorentina, causato da un atto di violenza bruta e gratuita per il quale mi auguro si arrivi a pene esemplari” ha commentato il sindaco Dario Nardella.
La storia
Duccio Dini, il 10 giugno del 2018 stava andando al lavoro in scooter ed era fermo al semaforo fra viale Canova e via Simone Martini quando fu travolto da una Volvo impegnata in un inseguimento ad alta velocità tra quattro auto, scaturito da una lite tra parenti nel parcheggio del supermercato Esselunga di viale Canova. La macchina dopo aver speronato più volte un’altra auto, a 100 chilometri all’ora, sbandò e si schiantò contro il motorino di Duccio. Soccorso il ragazzo fu portato nell’ospedale di Careggi, ma morì qualche ora più tardi.