Dal primo aprile 2019 in Toscana, chi effettuerà esami diagnostici per immagini (come risonanze magnetiche, tomografie, ecografie, radiografie e scintigrafie) non dovrà più pagare il superticket sanitario da 10 euro sulla digitalizzazione.
La giunta regionale ha approvato una delibera che cancella il contributo, facendo seguito all’annuncio fatto lo scorso dicembre dal presidente della Regione Enrico Rossi. “Ci sembrava ormai anacronistico e quindi abbiamo deciso di abolirlo – spiega l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – Vogliamo andare incontro ai cittadini e alle famiglie, in questa fase difficile in cui il governo promette di togliere il superticket, ma ancora non ha fatto nessun atto”.
Ticket sanitario sugli esami, come funzionava finora in Toscana
Questo ticket sanitario “speciale” era stato introdotto in Toscana nel 2012, a seguito della finanziaria dell’anno prima che imponeva alle Regioni un gettito extra in campo sanitario. Fino al primo aprile 2019 chi effettua esami diagnostici per immagini è tenuto a pagare 10 euro per la digitalizzazione per un massimo di 30 euro l’anno, anche se si tratta di prestazioni erogate al pronto soccorso a cui non segue il ricovero.
Cosa cambia
Dal primo aprile 2019 non si pagheranno più i 10 euro per risonanze magnetiche, tomografie, ecografie, radiografie e scintigrafie. Al momento in Toscana il contributo per la digitalizzazione pesa sul bilancio della sanità per circa 18 milioni (12,5 milioni per le prestazioni ambulatoriali, 5 per il pronto soccorso).
I minori ricavi provocati dall’abolizione del superticket, fa sapere la Regione, saranno compensati dai risparmi previsti dal piano regionale per razionalizzare le spese sanitarie e rendere più efficienti i servizi, oltre che dalle risorse assegnate alla Toscana in base alla ripartizione del fondo di 60 milioni previsto dall’ultimo bilancio di previsione dello Stato.