La stagione dei malanni si avvicina e la Asl 10 corre ai ripari: oltre 190mila dosi di vaccino antinfluenzale sono state distribuite nelle varie sedi sul territorio. D'altra parte il momento è quello migliore per vaccinarsi. Meglio farlo tra la seconda metà di novembre e l’inizio di dicembre, visto che il vaccino diventa efficace dopo circa due settimane dalla somministrazione e i picchi dell'influenza si registrano di solito tra fine dicembre e febbraio.
quando l'influenza diventa letale
L'influenza causa ogni anno circa 8mila morti in Italia, dove è la terza causa di decesso. È la principale causa di assenza da scuola e dal lavoro. Ciò significa che, oltre al problema sanitario, l'influenza ha anche un costo sociale, visto che lascia milioni di italiani a letto nello stesso periodo. La vaccinazione riduce il numero dei malati e limita la circolazione del virus. Per questo è l'arma più sicura per prevenire l’influenza stagionale e le sue complicanze.
Anziani e malati cronici, una puntura salva la vita
La campagna di vaccinazione, gratuita, è rivolta in particolare alle persone sopra i 65 anni e alle persone affette da patologie che possono presentare complicazioni in caso di influenza. Tra queste, precisa il Ministero della Salute, ci sono ragazzi e adulti affetti da malattie croniche, da tumore, diabetici, cardiopatici, immunodepressi, donne al secondo e terzo mese di gravidanza, pazienti ricoverati in ospedale o in comunità, medici e personale sanitario, familiari di soggetti a rischio, addetti ai servizi di interesse pubblico, persone che, per motivi di lavoro, stanno a contatto con gli animali. Le complicazioni più gravi si verificano tra gli anziani e nei soggetti immunocompromessi. I bambini vengono colpiti più degli adulti dall’influenza e, anche se ne subiscono meno gli effetti negativi, sono una delle principali fonti di trasmissione del virus.
Medici e infermieri, tocca anche a voi
Tra i più esposti al rischio contagio c'è chi con i malati ci lavora ogni giorno. Il personale sanitario della Asl 10 è il più vaccinato della Toscana: 42,9%, contro una media regionale che si ferma appena al 19,5%, secondo l’indagine 2013 del Laboratorio management e sanità del Sant’Anna di Pisa. L'obiettivo della Asl è però quello di migliorare ancora il risultato.