sabato, 20 Aprile 2024
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La ”mappa” degli stranieri in città

Qualche numero aiuta a capire come sta cambiando il capoluogo: il 14,3% della popolazione è composto da persone non nate qua. Non mancano le differenze tra i quartieri, né le sorprese: a Novoli si incontra la ''comunità di lavoratori dell’isola Mauritius''.

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Scuole sempre più multietniche, passanti con vestiti di seta indiana, negozi che vendono abbigliamento e chincaglierie dall’aspetto esotico.

IL QUADRO. Questa è la Firenze del 2013. Mentre continua il dibattito sulla concessione della cittadinanza per ius soli ai figli degli immigrati, qualche numero aiuta a capire chi sono i fiorentini di oggi e quali potrebbero essere quelli di domani, quartiere per quartiere. Secondo i dati pubblicati nel 2012 dall’ufficio immigrazione del Comune, in città su 372.105 residenti oltre 53mila sono stranieri. Si tratta del 14,3 per cento della popolazione. Come prevedibile, è il quartiere 1 a superare questa media, con il 20,6% di popolazione immigrata.

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QUARTIERI. Seguono il quartiere 5 (17,9%), il quartiere 2 (12,1%), il quartiere 4 (11,8%) e, fanalino di coda, il quartiere 3 (10,4%). Nonostante si senta parlare spesso, in maniera generica, di “extracomunitari”, il 23 per cento della popolazione straniera residente a Firenze è cittadina dell’Unione europea. La maggiore comunità di stranieri in terra fiorentina proviene proprio da un paese dell’Ue, la Romania, che con un 14,7% di incidenza sul totale degli immigrati mantiene il primato in tutti i quartieri, tranne uno. A fare eccezione è la quinta circoscrizione cittadina, dove il 18,5% di residenti stranieri è cinese. Alte le percentuali di popolazione albanese e peruviana, diffuse in modo omogeneo fra le cinque parti della città.

IN CENTRO. Quella del centro è l’area dove si registra il più alto tasso di immigrati dai cosiddetti “paesi a sviluppo avanzato”, che sono il 19 per cento della popolazione straniera. Un dato che, riferito all’intera città, si ferma al 12%. Non per niente, il quartiere 1 è la meta prediletta dai giapponesi: il 2,3% degli stranieri che stanno in centro è di origine nipponica, mentre nelle altre zone di Firenze questa presenza non è di alcun rilievo. Nel quartiere 5, luogo della strage di piazza Dalmazia, la comunità senegalese ha lo stesso ruolo: solo qui costituisce il 2% della popolazione immigrata, mentre altrove non è così concentrata.

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SORPRESE. Quasi ogni nazionalità, ormai, ha costituito la propria associazione. Scorrendo l’albo comunale, non mancano gli enti che fanno capo alle nazionalità più rappresentate. Nel quartiere 5 si trovano, fra le altre, la “Associazione di amicizia dei cinesi a Firenze” e “Amicizia Italia Albania”. I cittadini del Senegal, invece, si riuniscono nel quartiere 4, in via dell’Argingrosso. La comunità filippina ha diverse sedi dislocate per lo più in centro, dove si trova anche la comunità islamica di Borgo Allegri, mentre la numerosissima comunità peruviana si ritrova a Campo di Marte, in via Vamba Bertelli. Ma l’elenco riserva anche alcune sorprese: in via di Novoli, ad esempio, si ritrova la “Comunità di lavoratori dell’isola Mauritius”. E in via Gran Bretagna, nell’insospettabile quartiere 3, c’è la sede della comunità curda.

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