Nuova protesta da parte dei lavoratori ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) che, dallo scorso 30 giugno, si sono ‘presi’ la Torre di San Niccolò. Dopo due anni dalla chiusura dello stabilimento non sono state prospettate soluzioni concrete per i lavoratori, e allora dopo i tanti cortei e la clamorosa occupazione di Palazzo Vecchio stavolta è il turno della Torre di San Niccolò.
Cosa dicono i lavoratori ex Gkn sulla protesta
I lavoratori ex Gkn sulla protesta dicono che “siamo costretti a iniziative estreme perché quello che sta accadendo non è più sostenibile. Nel weekend c’è stata prima una conferenza stampa e poi una assemblea pubblica dove hanno partecipato almeno 200 persone. Matteo Moretti, delegato Rsu ex Gkn, ha affermato che “il governo ha ‘donato’ una cassa integrazione a Qf che probabilmente rimetterà in discussione le sentenze del tribunale di Firenze che aveva condannato Qf al pagamento delle retribuzioni”. Intanto però va precisato che i lavoratori da ottobre non ricevono lo stipendio. “E neanche i cedolini delle buste paga”, viene precisato.
Cosa accade ora
Dai lavoratori ex Gkn in merito alla protesta si fa sapere che da venerdì sera ci sono state telefonate con il sindaco di Firenze Dario Nardella e la prefetta Francesca Ferrandino. Entrambi hanno dato rassicurazioni sull’arrivo entro mercoledì dei primi mesi di cassa integrazione arretrata. Stamani, 3 luglio, potrebbe esserci un incontro in prefettura tra una delegazione di operai e Ferrandino che però aveva chiesto di svolgere una riunione, a patto che la protesta terminasse immediatamente. “Non resteremo qui a vita ma non accettiamo ricatti”, la replica degli operai. Il punto in comune dovrebbe essere quindi l’arrivo di una delegazione in prefettura e la protesta che continuerà.
La Regione sulla protesta per l’ex Gkn
Sulla protesta per l’ex Gkn dei lavoratori è arrivata anche la presa di posizione della Regione. È stato Valerio Fabiani, consigliere delegato del governatore Giani per i processi di re-industrializzazione, a dire che “giovedì sarà reso pubblico il primo tassello dello scouting pubblico portato avanti dalla Regione insieme ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali per la reindustrializzazione dal basso”. Tra gli interessamenti figura quello di una cooperativa del centro Italia intenzionata a rilevare lo stabilimento.