Il governo, per ora, continua a smentire questa possibilità. Ma come testimonia l’ultimo rapporto dell’Istituto superiore di sanità, il livello di rischio nelle regioni resta alto, l’indice Rt è quasi ovunque sopra la soglia di allerta e l’ipotesi di un nuovo lockdown nazionale in tutta Italia inizia a prendere corpo.
Da oggi, cinque nuove regioni sono entrate nella zona arancione (Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria). La Provincia autonoma di Bolzano ha fatto il doppio salto, dalla zona gialla direttamente nella rossa.
Zona arancione: fino a quando dura e per quanto tempo è in vigore
I dati sui contagiati degli ultimi giorni non indicano nessun rallentamento dell’epidemia. Ieri i nuovi casi giornalieri sono tornati sopra quota 35 mila e i decessi sono di nuovo ai livelli dell’aprile scorso. A tutto questo si somma il sovraccarico sugli ospedali, in molti casi già oltre la soglia critica.
Nuovo lockdown nazionale, ipotesi 15 novembre
Un nuovo lockdown nazionale, insomma, è possibile: e considerati i livelli di rischio delle regioni potrebbe anche arrivare spontaneamente dal 15 novembre. Questa è la data sotto osservazione entro la quale il governo stima che tre regioni italiane su quattro potrebbero trovarsi in fascia arancione o rossa, con nuovi “declassamenti” attesi nei prossimi giorni. A quel punto, anche se non proclamato ufficialmente, l’Italia sarebbe di fatto in un nuovo lockdown nazionale, anche se leggero rispetto a quello totale della primavera.
Le prime indiziate sono Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Campania, al momento zone gialle. Per il loro passaggio in una fascia di rischio più elevata sembra questione di giorni.
E se anche è ancora presto per valutare l’impatto delle misure introdotte dall’ultimo Dpcm, è pur vero che 7 regioni si trovano nella classificazione di rischio alta da almeno tre settimane consecutive. È uno dei dati che emerge dall’ultimo rapporto monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità. Di seguito una tabella riassuntiva dei principali dati contenuti nel report: l’indice Rt delle regioni, il loro livello di rischio e lo scenario corrispondente (da 1 a 4 in ordine di gravità crescente).
Livelli di rischio e indice Rt nelle regioni
Regione | Indice Rt | Rischio | Scenario |
Abruzzo | 1,51 | Alto (molteplici allerte di resilienza) | 3 |
Basilicata | 1,73 | Non valutabile (equiparato a rischio Alto) | 3 |
Calabria | 1,41 | Alto (molteplici allerte di resilienza) | 2 |
Campania | 1,64 | Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto | 4 |
Emilia Romagna | 1,57 | Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto | 4 |
Friuli Venezia Giulia | 1,6 | Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto | 4 |
Lazio | 1,2 | Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto | 2 |
Liguria | 1,37 | Alto | 3 |
Lombardia | 1,99 | Alto | 4 |
Marche | 1,01 | Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto | 1 |
Molise | 1,73 | Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto | 3 |
Piemonte | 1,76 | Alto | 4 |
Provincia Autonoma di Bolzano | 1,73 | Alto | 4 |
Provincia Autonoma di Trento | 1,54 | Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto | 3 |
Puglia | 1,56 | Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto | 3 |
Sardegna | 1,14 | Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto | 2 |
Sicilia | 1,28 | Alto (molteplici allerte di resilienza) | 2 |
Toscana | 1,4 | Alto (molteplici allerte di resilienza) | 3 |
Umbria | 1,44 | Alto | 3 |
Valle d’Aosta | 1,54 | Non valutabile (equiparato a rischio Alto) | 3 |
Veneto | 1,57 | Moderato con probabilità alta di progressione a rischio Alto | 4 |