Nessun razionamento dell’acqua a Firenze, ma arriva un’ordinanza anti-siccità del Comune, che vieta l’uso della risorsa idrica potabile per scopi diversi da quelli igienici e domestici. Chi sgarra rischia una multa da 25 a 500 euro.
Ordinanza Comune di Firenze: vietato innaffiare giardini, lavare auto o riempire piscine con acqua potabile
In base all’ordinanza del Comune di Firenze fino al 30 settembre 2022 le utenze domestiche possono impiegare l’acqua potabile solo per usi igienico-sanitari e domestici: è quindi vietato, ad esempio, innaffiare giardini e orti, lavare auto o cortili, riempire vasche, piscine o fontane ornamentali con l’acqua dell’acquedotto pubblico. Il provvedimento, spiega Palazzo Vecchio, entra in vigore da oggi, 28 luglio 2022.
Emergenza siccità: la situazione di Firenze
Al momento, spiega il Comune di Firenze a seguito dell’ordinanza sull’acqua, il territorio non è in emergenza idrica per la siccità grazie alle risorse accumulate nell’invaso di Bilancino, ma non bisogna abbassare la guardia. La Regione Toscana ha infatti dichiarato lo stato di emergenza regionale. L’obiettivo del provvedimento, dice l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio, è promuovere degli stili di vita più attenti alla risorsa idrica, visti anche i cambiamenti climatici in atto.
I consigli per il risparmio idrico: come non sprecare acqua
Nelle scorse settimane Palazzo Vecchio aveva diffuso anche un vademecum per risparmiare acqua, ecco i consigli:
- Lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico;
- Lavare frutta e verdura (e anche piatti, pentole e bicchieri) in una bacinella, senza usare acqua corrente. Inoltre l’acqua di cottura della pasta è un ottimo trucco per sgrassare le stoviglie e potenziare l’efficacia del sapone per piatti;
- installare sui rubinetti frangigetto e limitatori di flusso;
- chiudere il rubinetto dell’acqua quando ci si lava i denti, ci si insapona o ci si rade, risparmiando così 10 litri al minuto;
- installare uno sciacquone con lo scarico a doppio flusso;
- fare la doccia permette di risparmiare 4 volte l’acqua che servirebbe per un bagno;
- monitorare periodicamente il contatore dell’acqua per individuare eventuali perdite accidentali;
- fare la spesa alimentare in modo consapevole, considerando l’impronta idrica del cibo (ad esempio per produrre un chilo di carne rossa sono necessari circa 15mila litri d’acqua);
- evitare di lavare l’automobile;
- innaffiare il giardino e le piante con parsimonia e sempre dopo il tramonto, utilizzando acqua recuperata o piovana e sistemi a goccia.