mercoledì, 27 Novembre 2024
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Pensioni minime, è pronto l’aumento per il 2025?

Il governo al lavoro sulla nuova manovra. Per le pensioni minime l'obiettivo è prevedere ancora una super rivalutazione

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La questione dell’aumento delle pensioni minime nel 2025 finisce sul tavolo del governo Meloni, impegnato a definire i pilastri della prossima manovra finanziaria. Al centro della discussione le regole della perequazione, il meccanismo di rivalutazione che ogni anno aggiorna i cedolini al costo della vita, ma non tutti in modo uguale. L’incremento è pieno per le pensioni più basse, mentre diminuisce via via per quelle più alte: per le minime l’anno scorso fu decisa una “super rivalutazione” che l’esecutivo vuole rinnovare anche per il 2025. Tutto dipende da quali fondi saranno a disposizione.

Quali sono le pensioni minime?

Iniziamo però spiegando cosa si intende di preciso quando di parla pensioni minime. Si tratta dell’importo minimo garantito dallo Stato: è quindi l’integrazione economica che viene riconosciuta a chi altrimenti percepirebbe una pensione troppo bassa, inferiore alla soglia di sopravvivenza, per effetto della quantità limitata di contributi che si sono versati. Per ottenerla bisogna comunque raggiungere i requisiti fissati dalla legge per la pensione di vecchiaia, al momento 67 anni di età e almeno 20 di contributi. Nel 2024 la pensione minima è stata fissata a 598,61 euro netti al mese, innalzati a 614,77 euro per gli over 75.

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Quanto sarà l’aumento delle pensioni minime nel 2025?

Per il 2025 la rivalutazione base, per adeguare gli assegni alla corsa del caro vita, sarà dell’1,6%. Un dato più contenuto rispetto all’anno scorso quanto la fiammata dell’inflazione spinse i trattamenti pensionistici medio-bassi su del 5,4%. Le pensioni minime videro una perequazione del 120%: il governo Meloni punta a confermare anche per il 2025 questo aumento, che però non raggiungerà ancora i 1.000 euro promessi in campagna elettorale. Difficile anche che gli assegni più bassi arrivino ai 780 euro, come ipotizzato in passato.

La somma più realistica per le pensioni minime 2025 al momento si aggira sui 625-630 euro al mese, contro i 614,77 euro del 2024 per gli over 75. Al contrario, senza la super-rivalutazione, i cedolini più bassi rischierebbero di ridursi rispetto all’anno scorso. Altro aspetto da definire è il meccanismo di perequazione 2025 per tutte le altre pensioni: anche l’anno prossimo l’adeguamento sarà a fasce, pieno per gli assegni più bassi, parziale con il crescere della cifra o addirittura azzerata per gli assegni d’oro. Questi parametri devono però essere ancora definiti.

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Da quando scatterà?

Il cammino della manovra finanziaria 2025 è solo all’inizio, serviranno vari passaggi prima di arrivare all’approvazione, che in genere avviene durante gli ultimi giorni dell’anno. Se il governo Meloni troverà le coperture per l’aumento delle minime, una volta approvata la legge di stabilità, l’incremento diventerà effettivo e sarà pagato a partire dal 1° gennaio 2025.

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