Stop alla creazione di nuovi alberghi nella zona centrale, blocco per le attività extra-ricettive nell’area Unesco, mappatura della città perché nei rioni i principali servizi siano raggiungibili in massimo 15 minuti a piedi e penalità per chi non recupera in tempi rapidi immobili dismessi o abbandonati. Sono alcuni dei punti principali del Piano operativo di Firenze che è stato adottato oggi, 13 marzo 2023, dal Consiglio comunale dopo il via libera della giunta e il voto favorevole di tutte le commissioni consiliari e di tutti i Consigli di Quartiere. Adesso si apre il periodo delle osservazioni.
Cosa prevede il nuovo Piano operativo del Comune di Firenze
Nel centro storico l’alloggio minimo resta di 50 metri quadrati, mentre nella zona A (centro e viali di circonvallazione) viene introdotto il nuovo criterio della superficie edilizia media (50-55-60) per limitare il numero di frazionamenti. Tra le altre misure contro la “turistificazione”, com’è l’ha definita l’assessora all’Urbanistica Cecilia Del Re, anche quella che prevede un taglio degli oneri, nelle convenzioni con il privato, se quest’ultimo si impegna per almeno 10 anni a non usare gli alloggi per affitti turistici brevi e attività extra ricettive. Per i nuovi studentati privati, un quinto delle camere sarà destinato agli studenti dell’Università di Firenze con bassi redditi (selezioni gestite direttamente dall’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario), mentre i giorni in cui queste strutture potranno aprirsi anche ai turisti scendono da 90 a 60 giorni e nei soli mesi di luglio e agosto.
In città vengono individuate 186 aree di trasformazione e verrà lanciato un percorso partecipativo di co-progettazione, aperto ai cittadini, che riguarderà un’area da riqualificare per ogni quartiere: ex Camping Michelangelo e Carra nel Quartiere 1; la zona di San Salvi nel Q2; la Riottosa nel Q3; l’ex fabbrica Campolmi nel Q4 e l’area Stibbert nel Q5. Sul fronte delle politiche abitative il piano operativo, adottato dal Consiglio comunale, prevede oneri e monetizzazioni usati anche per l’acquisto di un nuovo patrimonio immobiliare da adibire ad housing sociale o co-housing e per ristrutturare il patrimonio abitativo di edilizia residenziale pubblico esistente.
E poi ancora una miriade di azioni: via libera all’agricamping per le aziende agricole; aree per camperisti agli ingressi della città; conferma delle tutele per cinema, teatri, librerie e attività storiche. Inoltre un museo per ogni quartiere: Manifattura ed ex Officina grandi riparazioni per l’arte contemporanea; stadio Nervi con il museo del calcio e dello sport; Memoriale di Auschwitz come tassello del Museo diffuso della Resistenza; il futuro Parco Florentia al Poderaccio con il Museo dell’acqua e dei cambiamenti climatici; il museo del Futuro e delle nuove tecnologie in viale Guidoni.
Il voto del Consiglio comunale
Il Piano operativo (il nuovo nome del Regolamento urbanistico) ha ricevuto il voto favorevole di Pd e Lista Nardella, contrari invece Fratelli d’Italia, Lega, Sinistra Progetto Comune, Movimento 5 Stelle e gruppo Centro. È stato adottato insieme al piano strutturale. I provvedimenti verranno ora pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana e ci saranno 80 giorni di tempo per presentare osservazioni, poi votate da giunta e Consiglio. Solo allora i due piani entreranno in vigore.
Soddisfatto il sindaco di Firenze Dario Nardella. “In questo modo – ha commentato – possiamo proseguire la grande azione di rigenerazione urbana e di sviluppo urbano della città nel segno della sostenibilità e dell’attenzione al mondo del lavoro, ai più fragili, alle imprese virtuose e agli investimenti che fanno crescere la comunità”. L’assessora all’Urbanistica Cecilia Del Re ha evidenziato la scelta che si orienta a uno stop alla “turistificazione” per attrarre tipi diversi di investimenti, “siamo la prima città in tutta Italia a farlo”, ha precisato, e la fine delle dismissioni degli immobili pubblici.
Gli incontri dell’Ordine degli Architetti di Firenze sul nuovo Piano operativo
L’adozione del nuovo Piano operativo è stato accolto positivamente anche dal presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani. “Ora inizia la fondamentale fase di studio e analisi dei suoi contenuti e previsioni, con particolare attenzione alla successiva fase delle eventuali osservazioni – ha affermato Crociani -. Come Ordine ci auguriamo di poter contribuire al dibattito che nascerà intorno alla visione di città così come immaginata dal Piano operativo, e agli strumenti per attuarla”. Lo stesso Ordine ha organizzato insieme al Comune di Firenze e alla Consulta interprofessionale, quattro incontri che si terranno nelle prossime settimane alla Palazzina Reale della Stazione Santa Maria Novella.