“Altro che privilegi, vogliamo difendere servizi essenziali per i cittadini”. Continua l'occupazione di Palazzo Medici Riccardi da parte dei lavoratori della Provincia che con queste parole si sono rivolti a tutti i cittadini con una lettera aperta. Da stamani è in corso un'assemblea del personale.
“difendiamo i servizi ai cittadini”. Da giovedì scorso
“È la prima volta che è stata decisa la messa in mobilità di tanti lavoratori pubblici, che come tutti voi, offrono servizi precisi ai cittadini”, dicono i dipendenti della Provincia che da giovedì scorso stanno occupando la sede di via Cavour.
“La manipolazione informativa – prosegue la lettera aperta – ha comportato l'incomprensione di quello che sta avvenendo, ha creato avversione nell'opinione pubblica come se i lavoratori stessero difendendo dei privilegi. Mentre vogliamo prima di tutto difendere servizi essenziali per la popolazione”.
“Ancora una volta, la dignità del lavoro e le professionalità espresse vengono ignorate o cancellate, questa volta per legge. Quanto approvato dalla manovra del governo crea degli esuberi per i quali non è sicuro ci sia una ricollocazione”.
i servizi a rischio
È lunga la lista dei servizi che, secondo i lavoratori della Provincia, sarebbero a rischio: “Aiuto per la ricerca del lavoro e la formazione professionale, servizio di protezione civile, finanziamenti per corsi di formazione gratuita, manutenzione degli edifici delle scuole superiori, manutenzione e costruzione delle strade provinciali e regionali, erogazione dei finanziamenti europei alle aziende agricole, interventi per l'antincendio boschivo, controllo degli argini dei fiumi e servizio di piena, servizio della polizia provinciale, valutazioni di impatto ambientale e pianificazione del territorio, gestione patrimonio forestale”.
“Il disegno messo in atto – aggiungono gli occupanti – indebolisce la presenza pubblica nell'erogazione dei servizi: la strada è tracciata ed interesserà progressivamente anche molti altri servizi. Dopo aver definitamente reso precario il lavoro privato con il jobs act stanno iniziando con il pubblico! Bisogna superare individualismi e capire che una serie di “sicurezze” sono false, costruire solidarietà tra tutti i lavoratori a partire dalle loro rappresentanze”.