venerdì, 27 Giugno 2025
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Referendum 2025, qual è il quorum: la percentuale da raggiungere

Cosa succede se non si raggiunge il quorum: il funzionamento dei referendum abrogativi secondo la Costituzione italiana

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Conto alla rovescia per il ritorno alle urne e in molti si chiedono se sia previsto un quorum per il referendum dell’8 e 9 giugno 2025 e quale sia la percentuale di votanti da raggiungere. Quattro quesiti riguardano il mondo del lavoro e l’ultimo i requisiti per richiedere la cittadinanza italiana (qui la spiegazione dei 5 referendum con i facsimile delle schede).

Referendum 2025: qual è la percentuale del quorum

Secondo l’articolo 75 della Costituzione italiana, per un referendum abrogativo è necessario raggiungere il quorum. Con questo termine che proviene dal latino (letteralmente significa “dei quali”) si indica la quota minima di votanti necessari perché la consultazione sia valida. La percentuale del quorum è fissata al 50% più uno degli elettori: quindi per ognuno dei 5 referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno 2025 dovrà andare a votare almeno la metà più uno degli aventi diritto, perché l’esito delle urne risulti valido. Qui i dati sull’affluenza per il referendum 2025.

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Cosa succede se non si raggiunge il quorum?

Cosa succede se un referendum abrogativo non raggiunge il quorum? Se alle urne si presenta meno del 50% più uno degli elettori aventi diritto, indipendentemente che abbia prevalso il sì o il no, la consultazione non è valida e l’esito è nullo, come viene spiegato anche sul sito del Ministero dell’Interno. Dunque – nei fatti – non andare alle urne equivale a votare No.

Domenica 8 e lunedì 9 giugno è possibile presentarsi ai seggi e rifiutare una o più schede, per non essere conteggiati nel quorum di quel determinato referendum: si verrà registrati come “elettori non votanti”. Le schede nulle e quelle bianche concorrono invece al quorum.

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Quali sono i referendum senza quorum?

Discorso diverso invece per i referendum costituzionali, che sono sempre senza quorum, come successo per la consultazione sul taglio dei parlamentari. Quest’ultima tipologia di consultazione referendaria è valida in ogni caso, indipendentemente dalla percentuale di persone che vanno a votare. Il referendum può essere richiesto per confermare una riforma costituzionale, se questa è stata approvata dal Parlamento a maggioranza assoluta, ma senza aver ottenuto il voto favorevole di almeno due terzi di ciascuna Camera.

I referendum che non hanno raggiunto il quorum

La storia della Repubblica italiana è piena di referendum abrogativi, oltre 70: ecco quelli che dal 1974 non sono risultati validi perché non hanno raggiunto il quorum.

  • Disciplina della caccia, accesso dei cacciatori a fondi privati e uso dei fitofarmaci (1990)
  • Privatizzazione, obiezione di coscienza, accesso dei cacciatori a fondi privati, carriere dei magistrati, Ordine dei giornalisti, incarichi extragiudiziari dei magistrati, Ministero delle risorse agricole (1997)
  • Elezione proporzionale per la Camera dei Deputati (1999)
  • Rimborsi per le spese elettorali; proporzionale per la Camera dei Deputati; Csm e sistema proporzionale; separazione carriere magistrati; incarichi extragiudiziari dei magistrati; reintegro sul posto di lavoro, trattenute associative e previdenziali (2000)
  • Reintegro lavoratori licenziati, servitù coattiva di elettrodotto (2003)
  • 4 referendum sulla procreazione assistita (2005)
  • Premio di maggioranza per elezioni della Camera e del Senato; presentazione stessa candidatura in più di una circoscrizione (2009)
  • Concessione estrazione idrocarburi (2016)
  • Referendum sulla giustizia (2022)
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