mercoledì, 11 Dicembre 2024
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Regione, niente nuove tasse, tagli ai Cda

Nessun aumento alle tasse, tagli a convegnistica e compensi per i consigli d'amministrazione: la Regione reagisce alla finanziaria, che porterà 350 milioni in meno nelle casse toscane.

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Un “buco” da 350 milioni di euro quello con cui dovrà avere a che fare la Regione Toscana a causa dei tagli decisi dal Governo. Ma il bilancio non verrà ripianato con aumenti su Irpef e Irap, che rimangono le più basse in Italia, parola del governatore Enrico Rossi.

TAGLI ALLA CONVEGNISTICA. La Regione si appresta perciò a mettere in atto una serie di provvedimenti diretti al contenimento della spesa. “Nei giorni scorsi abbiamo cancellato spese per oltre 5 milioni di euro in convegni della sanità – ha ricordato il presidente – E certo questa è una misura che è stata accolta con favore. Però gli studi dimostrano che per ogni euro investito in convegnistica ne ritornano sei in un indotto, legato per esempio alle attività alberghiere e commerciali. Visto da questo punto di vista, in realtà questi sono 30 milioni di euro che non arriveranno all’economia toscana”.

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MENO SOLDI AI CDA. Anche i vari consigli di amministrazione subiranno una pesante sforbiciata. “Tagliare le indennità per i membri dei vari consigli di amministrazione, introducendo al loro posto un gettone di presenza di 30 euro, è una scelta opportuna, che risponde anche a un bisogno di rinnovato spirito di servizio civile – ha spiegato Rossi – E una misura del genere ci consentirà di recuperare anche un 10% dei tagli previsti dalla Tremonti, così come si prevede per le amministrazioni che introducono effettive misure di risparmio”.

TURN OVER. “Un’altra trentina di milioni li potremo risparmiare attraverso provvedimenti nazionali che nessuno può negare che siano pesanti e dolorosi – aggiunge Rossi – quali quelli sul turn over, sui lavoratori a tempo determinato e sul blocco degli stipendi pubblici. E anche tutto questo avrà sicuramente effetti recessivi. Ma con tutto questo siamo lontani ancora anni luce dalle risorse che sarebbe necessario reperire”.

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UNA LEGGE “SUBDOLA”. “La Tremonti è particolarmente subdola – dichiara Rossi –  perché non impone nuove tasse, ma di fatto costringe le Regioni a imporle. È una trappola in cui non vogliamo cadere. Basterebbe aumentare l’addizionale Irpef dello 0,5% per recuperare 150 milioni, ma alla fine a pagare sarebbero sempre i soliti”. Ma in un momento come questo, in cui la crisi continua a mordere forte, “il governo regionale non intende aumentare le tasse” conclude il presidente della Regione.

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